Attentato a Berlino, il fermato è un profugo. Sale bilancio delle vittime

Il fermato è un 23enne pakistano che sarebbe entrato in Germania, seguendo la rotta balcanica, lo scorso febbraio come richiedente asilo. Era conosciuto alla polizia per reati minori, ma non per una radicalizzazione estremista. I morti sono 12

Il ministro dell’Interno ha confermato che si è trattato di un attentato terrorista. Intanto sale il bilancio della  strage di Berlino: 12 morti e 48 feriti. L’uomo arrestato poco dopo che il mezzo si era lanciato sui passanti nel cuore della città è Naved B., un migrante pakistano di 23 anni, entrato in Germania seguendo la rotta balcanica, lo scorso febbraio come richiedente asilo. Lo hanno riferito fonti dell’intelligence all’agenzia tedesca Dpa, aggiungendo che l’uomo, fermato a circa due chilometri dal luogo della tragedia, era conosciuto alla polizia per reati minori, ma non per una radicalizzazione estremista. La stessa agenzia riferisce che “il sospetto terrorista arrestato nega il crimine. Il 23enne finora contesta tutto”, citando “ambienti della sicurezza”. Secondo quanto riferisce Die Welt, unità speciali della polizia hanno fatto irruzione in un hangar dell’ex aeroporto di Tempelhof, nella capitale tedesca, dove da un anno è stato allestito un grande campo che accoglie i profughi. Gli agenti, circa 200, stanno registrando tutte le strutture e per il momento non è stato effettuato alcun arresto.

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