A Bagnoli Nastasi può espropriare gli immobili. L’avviso che fa scattare l’allarme

Sul Mattino di sabato la convocazione per la conferenza di servizi del 14 aprile: convocati anche cittadini proprietari di particelle immobiliari nella zona di Coroglio. Invitalia nel piano del governo include anche waterfront e alberghi. Tra i residenti scatta la mobilitazione

La pubblicazione è arrivata sabato sul Mattino, ed è valida a tutti gli effetti di legge. Secondo fonti di Palazzo San Giacomo, il commissario del governo Salvo Nastasi avrebbe avviato la procedura preordinata all’apposizione del vincolo di esproprio su immobili dell’area di Coroglio a Bagnoli. Il primo atto sarebbe proprio la convocazione per la conferenza dei servizi del 14 aprile sul quotidiano di Caltagirone. Un atto rivolto a “tutte le amministrazioni interessate – si legge – ed ai soggetti privati proprietari degli immobili ubicati all’interno del sito di interesse nazionale Bagnoli Coroglio, come perimetrato dal dm 8 agosto 2014”. Modalità che fanno riflettere, tra le stanze del Comune di Napoli. Perché di sabato sono chiusi gli uffici comunali e del catasto, e prima di domani non si potrà procedere alla verifica sui nomi dei cittadini convocati dall’avviso pubblico, a cui gli enti hanno diritto. La notizia dei possibili espropri ha iniziato a circolare tra gli abitanti di Bagnoli, alimentando un clima di allerta. Ma se il commissariato dovesse espropriare, cosa accadrebbe? Non si conosce lo scopo di un’eventuale acquisizione di quegli immobili e relativi terreni. Ma sul sito di Invitalia si legge che il piano del governo prevede, oltre alla rimozione della colmata, anche “un nuovo waterfront, la creazione di un porto turistico, il parco dello sport, due alberghi, spazi per la ricerca e l’alta tecnologia e tante aree verdi”. In poche parole, nell’ex area industriale ci sarebbe spazio per una bella colata di cemento e per un business che farebbe gola a molti. Orizzonte da incastrare con la promessa di Renzi, pronunciata appena mercoledì: “A Bagnoli nessuna cementificazione”. Nella convocazione di Nastasi sono elencate le particelle con proprietari ed altri diritti reali insistenti sulle aree che potrebbero essere espropriate per pubblica utilità. E a Bagnoli sta già scattando la mobilitazione.

Gianmaria Roberti

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