Ucciso sotto casa a Mondragone, 33enne fermato in un blitz

In manette Ottavio Manzilli, accusato dell’omicidio di Ferdinando Longobardi, il 4 settembre. L’uomo rintracciato in un albergo dell’area flegrea

I carabinieri del Reparto Operativo di Caserta, coordinati dalla Dda di Napoli, sono arrivati a lui pedinando alcuni suoi familiari, che lo avrebbero aiutato a sfuggire alle ricerche e a nascondersi. Fermato il 33enne Ottavio Manzilli, accusato dell’omicidio di Ferdinando Longobardi, 29 anni (nella foto), ucciso con due colpi di pistola il 4 settembre scorso a Mondragone, nel Casertano. Manzilli era irreperibile da subito dopo il delitto, ed è stato rintracciato in un albergo tra i comuni napoletani di Quarto e di Pozzuoli. Proprio seguendo un congiunto, è stato individuato il 33enne, preso nel corso di un blitz con oltre 20 carabinieri. I militari, giubbotti antiproiettile e armi in pugno, si sono introdotti all’interno della stanza da piu’ parti, bloccando Manzilli. Nessuna resistenza dall’uomo. Le indagini proseguono per accertare il movente del delitto. Secondo gli investigatori, tra Manzilli e la vittima ci sarebbero stati parecchi dissidi. A poche ore dall’assassinio, il sindaco di Mondragone, Benedetto Zoccola, aveva lanciato un appello anti omertà.

 

 

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