Acerra, catturato il primo foreign fighter rientrato in Italia

Il 45enne algerino Mourad Sadaoui si nascondeva in un casolare: era reduce dai combattimenti in Siria sotto le bandiere dell’Isis

Terrorismo, catturato in Italia il primo foreign fighter dopo la dissoluzione dello Stato Islamico. Mourad Sadaoui, algerino di 45 anni, è stato stanato dalla Polizia in un casolare di Acerra. Dopo aver combattuto in Siria tra le milizie dell’Isis, era tornato in Italia pensando di darsi alla macchia. Si chiama il “primo foreign fighter di ritorno” spiega il capo del servizio esterno dell’Antiterrorismo, Claudio Galzerano, nella conferenza stampa presso la Questura di Caserta. Sadaoui aveva con sé due cellulari, che ora saranno analizzati per accertare legami con persone residenti tra Caserta e Napoli. E pure per capire come abbia fatto a tornare in Italia senza documenti. E a poche ore dall’uscita della relazione annuale dei servizi segreti – in cui si rilancia il ruolo della Campania crocevia del jihadismo – arrivano conferme inquietanti. Sadaoui aveva vissuto in Italia dal 2003 al 2013, in particolare nel comune casertano di San Marcellino. Per anni ha avuto un permesso di soggiorno per motivi di lavoro, svolgendo i mestieri di muratore e lavoratore autonomo. Nel 2010 aveva chiesto il rinnovo, ma era poi fuggito dalI’Italia, fiutando il rigetto dell’istanza. Sparito nel 2013, è ricomparso in Siria. Per gli investigatori la radicalizzazione sarebbe avvenuta in patria. E imploso lo Stato Islamico, è rientrato in Italia. Su di lui pendeva un’ordinanza di carcerazione per terrorismo emessa dall’autorità giudiziaria algerina. A metà 2018 le ricerche della si sono concentrate nell’agro aversano, ma alla fine la scoperta: si era rintanato ad Acerra. “Si muoveva di continuo – spiega il capo della Digos di Caserta Enzo Vitale – non frequentava i luoghi soliti di altri immigrati, come le moschee e le stazioni ferroviarie”. Ad oggi, sono 138 i foreign fighters italiani inseriti in un’apposita lista.

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