Serie A, Dazn triplica il costo dell’abbonamento: ecco cosa cambia anche per i disservizi

Il servizio streaming rimodula le condizioni per l’ampliamento dell’offerta, dopo essersi assicurato i diritti di tutte le gare della massima serie, passando da 9.99 a 29.99 euro mensili. Modificate pure le clausole disciplinanti i casi di mancata trasmissione di eventi in calendario: la piattaforma sarà responsabile solo per fatti ad essa imputabili. Il blackout di Inter-Cagliari lo aveva addossato ad un partner esterno

Dazn triplica l’offerta di partite della Seria A, e quindi triplica il prezzo dell’abbonamento mensile. Uno scenario prevedibile, dopo l’aggiudicazione del pacchetto: 7 gare in esclusiva e 3 in co-esclusiva. Il servizio streaming ha comunicato agli abbonati, via mail, la variazione delle condizioni di utilizzo. A partire dal 1° luglio, per decisione unilaterale, il costo mensile ordinario passa 9,99 a 29,99 euro. Il motivo è, appunto, l’ampliamento “della gamma di eventi sportivi inclusi nel Servizio”. Per i nuovi clienti che sottoscrivono l’abboneranno dall’1 al 28 luglio, l’offerta è di 19,99 euro al mese per 14 mesi. Inoltre, per i vecchi abbonati, sono in cantiere ulteriori offerte, in aggiunta a quella di un abbonamento a 19,99 mensili, anziché 29,99 euro. Sempre dal 1° luglio entrano in vigore alcune modifiche alle condizioni di utilizzo, destinate a chi era già abbonato. Si tratta di un cambiamento di certe clausole contrattuali. In particolare, l’articolo 7.2 disciplina i casi di disservizio. “Ci adopereremo al meglio al fine di garantire che il Servizio Dazn sia sempre disponibile – recita il nuovo testo -. Tuttavia, il Servizio Dazn è fornito alle attuali condizioni, senza ulteriori garanzie (“as is”), quindi fermo restando quanto previsto ai successivi Articoli 7.4 e 12, non potremo essere ritenuti responsabili nei confronti dell’utente in seguito, ad esempio, alla cancellazione o interruzione di un evento, ovvero alla mancata trasmissione di un evento previsto o pubblicizzato, ovvero all’impossibilità da parte dell’utente di visualizzare un evento su uno specifico dispositivo della piattaforma, per fatti non imputabili a Dazn”. Rispetto alla versione precedente, risulta aggiunto l’ultimo periodo (“per fatti non imputabili a Dazn”). Un modo di limitare – con una formula espressa – la sfera di responsabilità del servizio, prima esposta a criteri più incerti. La mente corre allo scorso 11 aprile, quando la diretta di Inter-Cagliari, lunch match di quella domenica, era saltata, tra furiose proteste degli utenti. La piattaforma streaming aveva attribuito il blackout al “fallimento del servizio di autenticazione fornito da un nostro partner esterno che non è stato in grado di risolvere velocemente applicando le previste procedure di backup, pur avendo ricevuto da parte di Dazn informazioni tempestive e collaborazione immediata”. Dopo le modifiche, all’abbonato, secondo legge, si ricorda il diritto di recesso. “Se non concordi con le modifiche che verranno apportate alle Condizioni di Utilizzo nonché con il predetto cambiamento del costo mensile del Servizio Dazn (salvo eventuali promozioni) – specifica la mail -, hai la possibilità di recedere senza alcun costo o vincolo dal Servizio Dazn entro il termine di 30 giorni dalla presente comunicazione. In assenza di una tua comunicazione di recesso, le predette modifiche si intenderanno implicitamente accettate e diverranno applicabili dal prossimo 1° luglio 2021”.

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