Il primato azzurro 25 anni dopo, quando la paura non fece 90

Un quarto di secolo fa l’ultima volta del Napoli da solo in testa alla classifica: coincise con il secondo scudetto

NAPOLI – Era il 22 aprile ’90. C’era la lira, presidente del consiglio era Andreotti e al Quirinale soggiornava Cossiga. Quello fu il giorno in cui il Napoli tornò da solo in testa alla classifica per l’ultima volta. Era la penultima giornata e una settimana dopo avrebbe coronato il secondo sogno tricolore, al San Paolo con la Lazio. Uno scudetto acciuffato al termine di un testa a testa con il Milan di Berlusconi, sorpassato in quella storica giornata. Un duello a distanza tra il Dall’Ara e il Bentegodi. Gli azzurri guidati da Albertino Bigon liquidarono il Bologna 4-2, in una gara chiusa già nel primo tempo da Careca, Maradona e Francini. I rossoneri, appaiati al Napoli, vissero una delle giornate più drammatiche della loro storia. In vantaggio con Simone, subirono la rimonta del Verona con Sotomayor e Davide Pellegrini. In mezzo accadde di tutto. Arrigo Sacchi cacciato per proteste. Lo seguirono Rijkaard per doppia ammonizione, Van Basten, che aveva buttato la maglia a terra per un fallo reclamato, e infine Costacurta. Fu la rivincita per lo scudetto strappato due anni prima dal Milan al San Paolo. Venticinque anni dopo il Napoli riassapora il primato, ma è un romanzo ancora da scrivere.

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