Accertato il “buco” da 218 milioni di euro, 74 solo di debito sportivo che servirebbero per evitare la Serie D

PARMA – È stata depositata dal giudice Pietro Rogato la sentenza di fallimento del Parma Fc. Nominati anche due curatori fallimentari: sono i commercialisti parmigiani Angelo Anedda ed Alberto Guoiotto.  Nella sentenza si leggono i numeri della crisi economica del Parma: 218 milioni di euro di debiti complessivi, 74 milioni di euro di debito sportivo. Proprio quest’ultima cifra, che dovrebbe venire coperta per acquistare il titolo sportivo per salvare la categoria, lascia pensare che la società crociata sia condannata a ripartire dalla Serie D. Il capitano del Parma Alessandro Lucarelli farà parte del comitato dei creditori del fallimento insieme alla Colser scrl e alla Iren Mercato Spa. Avrà così un ruolo da interlocutore verso i curatori. Nella sentenza si fa espressamente riferimento anche alla delibera del 6 marzo della Lega Calcio Serie A che “ha rappresentato la propria disponibilità a valutare iniziative che possano consentire al Parma Fc di proseguire il campionato in corso sostenendo, con interventi da concordare con gli organi delle eventuale procedura fallimentare, la fattibilità dell’esercizio provvisorio”.

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