Gli appassionati si dividono tra chi difende il club e chi dà ragione a Higuain, che non ritiene all’altezza il progetto. Nei ritrovi dei sostenitori è acceso il dibattito
“Tensione” in città per la vicenda Higuain, i napoletani si dividono tra chi venera ADL e chi invece lo reputa un non vincente. Il “teatrino” messo in scena dal fratello del pipita dopo la disfatta dell’Argentina contro le furie rosse cilene, è alquanto fuori luogo per la maggioranza dei partenopei. Nonostante le parole del fratello-agente siano veritiere (progetti vincenti , lotta allo strapotere juventino, strutture, innesti mirati, tutte cose mai viste all’ombra del Vesuvio), il tifo azzurro si divide: c’è chi elogia il lavoro del patron ADL con la solita “canzone” della Serie C e chi invece appoggia la tesi di Gonzalo e company. Il denominatore comune a questi due pensieri è la voglia di vincere e portare il nome di Napoli più in alto possibile, la storia del calcio ci insegna che per far diventare questo sogno realtà, abbiamo bisogno di investimenti societari. Strutture, allargamento da “azienda di famiglia” a società vera e propria con interventi immediati attraverso l’assunzione di 5-6 competenti di calcio ( i vari F.Cannavaro, Maradona…) e poi come ciliegina sulla porta 2-3 giocatori da salto di qualità ( Witsel, Kompany, Mustafi, Soriano).
Passeggiando per la “Napoli bene”, passando per il Pallonetto di S.Lucia arrivando a Piazza Bellini sono queste le richieste dei napoletani per coronare il grande sogno e l’assist di Nicola Higuain sta scatenando un vero e proprio dibattito nei bar partenopei anche se “l’avidità” dell’agente non è piaciuta a nessuno.
Giovanni Pisano
(Foto @ADeLaurentiis/twitter)