Torre Annunziata, marcia per la legalità dopo il ritrovamento di esplosivo vicino alla scuola

Venerdì la manifestazione a cui aderisce Libera

TORRE ANNUNZIATA – In seguito al ritrovamento di una scatola contenente esplosivo al plastico e di diversi quantitativi di droga, a pochi passi dalla sede dell’IS Cesaro Vesevus a Torre Annunziata, tra le rovine del palazzetto dello sport mai ultimato, la comunità scolastica del Cesaro Vesevus si è fatta promotrice di una manifestazione di denuncia. Il 4 dicembre 2015 alle ore 8,30 partirà dall’IS in via Volta a Torre Annunziata la “marcia della legalità” alla quale parteciperanno tutti gli studenti di Torre Annunziata unitamente ai Dirigenti Scolastici, ai docenti , alle Forze dell’Ordine, al Primo Cittadino ed alle autorità civili. La manifestazione attraverserà le principali strade cittadine: via Vittorio Veneto, stadio “Giraud”, C.so Umberto I, C.so Vittorio Emanuele, Piazza Nicotera.

LIBERA – Libera, associazione antimafie, Presidio di Torre Annunziata “Raffaele Pastore e Luigi Staiano”, è allarmata per la rinnovata pressione camorristica.

Pochi giorni addietro si è verificata l’inquietante scoperta di droga ed esplosivo nella scuola “Cesaro-Vesevus”.

Nella notte appena trascorsa, a Minturno, ha preso fuoco l’auto della sorella di Pierpaolo Filippelli, recentemente nominato aggiunto alla nostra procura della Repubblica.

“Il primo episodio  – afferma una nota – costituisce il temibile sintomo della ostinata persistenza dell’oppressione estorsiva. Infatti è probabile che l’obiettivo non fossero le aule, ma un coraggioso commerciante, impermeabile alle pressioni dei malviventi, da indurre a capitolare con una esplosione dinanzi alla saracinesca del suo negozio. Da sottolineare che il ritrovamento è avvenuto durante la settimana in ricordo delle vittime innocenti della camorra intitolata proprio “Il pizzo fa schifo”, con l’annuncio della costituzione dell’associazione Antiracket Oplonti.

La seconda vicenda  – prosegue Libera – colpisce un giudice integerrimo, da anni impegnato, all’interno della procura distrettuale antimafia di Napoli, nel contrasto alla criminalità organizzata oplontina e ora promosso vice del procuratore Alessandro Pennasilico. Non ci sono elementi per ritenere l’attentato di Minturno una intimidazione per la precedente attività del pubblico ministero o per il nuovo incarico. Quel che è certo è che sia prima che adesso Filippelli ha a che fare con Torre. Dopo le numerose ed efficaci operazioni delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria, la camorra del territorio è in ginocchio. Eppure la sua voce lugubre continua a ringhiare. Libera è con gli studenti per il corteo del 4 dicembre, con Filippelli per fargli da scorta sociale contro ogni tentativo di condizionare il suo operato

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