Contratto truffa per 20 mila fattorini, denunciate per estorsione multinazionali cibo a domicilio

Gli esposti presentati dall’associazione Comma 2

L’accordo firmato da Assodelivery,  l’associazione deelle  multinazionali delle consegne di cibo a domicilio e l’Ugl, autentica truffa nei confronti di oltre 20 mila  lavoratori fattorini, i cosiddetti rider,  potrebbe essere oggetto di indagini delle Procure italiane. I lavoratori hanno ricevuto centinaia di mail dai vertici delle multinazionali e invitati ad accettare il “contratto pirata” pena la perdita del lavoro. La prima società che ha inviato “gli inviti” è la multinazionale Deliveroo Italy, società che dichiara di avere 8500 rider. Sulla vicenda è scesa in campo  “Comma 2 – lavoro è dignità”, associazione di avvocati giuslavoristi che ha depositato denunce-esposti alle procure di Roma, Torino, Napoli e nei prossimi giorni a Bologna e Milano e altre città italiane per il reato di estorsione con la richiesta “di provvedimenti cautelari che impediscano la prosecuzione del comportamento antigiuridico ed il compimento ulteriori di reati prima del 2 novembre» contro i vertici di Deliveroo Italy”. AssoDelivery  alla quale aderiscono le aziende Deliveroo, Glovo, Just Eat, SocialFood e  Uber Eats ha stipulato con il sindacato UGL, senza darne neppure notizia al Ministero del Lavoro e agli altri sindacati CGIL, CISL e UIL con i quali erano in corso trattative, un contratto collettivo nazionale per la disciplina delle attività di cosiddetti rider. Il “contratto pirata” veniva trasmesso al Ministero del Lavoro il 16 settembre scorso. Il Ministero rispondeva subito attraverso il suo ufficio legislativo con un duro comunicato indirizzato ad Assodelivery  nel quale venivano evidenziati tutti i profili di illegittimità dell’accordo. Nel frattempo Deliveroo  ha inviato ai suoi dipendenti  una comunicazione in cui testualmente scrive: “Se non firmerai il nuovo contratto di collaborazione entro il 2 novembre, a partire dal giorno 3 novembre non potrai più consegnare con Deliveroo poiché il tuo contratto non sarà più conforme alla legge. Se non desideri continuare a consegnare con Deliveroo secondo i termini previsti dal Contratto collettivo nazionale di lavoro, questa e-mail costituisce il preavviso formale della risoluzione del tuo attuale contratto che terminerà il giorno 2 novembre 2020”.

Avvocata Giuliana Quattromini

“Deliveroo condiziona quindi la possibilità a proseguire il lavoro all’adesione ad un contratto collettivo che prevede, tra le altre cose,  la qualificazione indebita del rapporto di lavoro come “autonomo”, l’elusione delle garanzie del lavoro subordinato, l’elusione della garanzia di un compenso parametrato ai minimi del contratto collettivo che non garantisce un minimo orario, la libertà di licenziamento – spiega l’avvocata Giuliana Quattromini del direttivo dell’associazione Comma 2 – Lavoro e dignità –  ritieniamo che potrebbero ravvisarsi ipotesi di reato nella minaccia di licenziamento in caso  di mancata adesione al contratto collettivo ora stipulato e conseguentemente ha depositato e sta depositando presso le Procure alcune città (tra cui Roma, Napoli, Torino, Bologna, Milano) una denuncia/esposto. Valuteranno i magistrati se anche qui, come nel caso di Uber Italy, possano ravvisarsi comportamenti illeciti finalizzati allo sfruttamento dei ciclo-fattorini. Comma2 continuerà a promuovere e coordinare iniziative di politica giudiziaria di contrasto rispetto a comportamenti e normative finalizzati alla riduzione delle tutele dei lavoratori, costituzionalmente garantite.

Intanto, da Firenze arrivano importanti e significative novità grazie all’intervento del sindaco Dario Nardella.  Dopo un lungo confronto Runner Pizza ha accettato di applicare ai lavoratori il Contratto nazionale trasporti e logistico: ai riders sarà riconosciuta anche l’anzianità lavorativa svolta con i contratti di collaborazione e saranno pagati in base al contratto nazionale e non alle consegne. Avranno inoltre riconosciute le ferie, la malattia, gli infortuni.

Ciro Crescentini

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