Castellammare di Stabia: Fincantieri, il cantiere che agonizza

Riceviamo e pubblichiamo integralmente

Ancora una mazzata per la Fincantieri di Castellammare.Anche noi operatori del turismo dobbiamo essere in prima linea per difendere lo storico cantiere navale Circa 100 operai dell’indotto Fincantieri di Castellammare rimarranno senza lavoro perché l’azienda ha deciso di spostare il completamento della nave militare “Trieste” a La Spezia. Ennesimo colpo durissimo. Intanto sembra che all’interno del maxiemendamento alla Legge di Bilancio 2020 una novità riguarderebbe il bacino Fincantieri di Genova, per il quale verrebbero stanziati 480 milioni di euro. Come riportato da Ansa, le opere da realizzare riguardano il ‘ribaltamento a mare’. Il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Paola De Micheli ha infatti incontrato le Rsu dei lavoratori Fincantieri a Sestri Ponente nel corso della visita a Genova, annunciando lo stanziamento. Il ministro ha sottolineato la volontà del Governo di investire sull’economia legata ai porti e sulle infrastrutture di collegamento e intermodali per incrementarne la competitività. Occorre fare una verifica se questo finanziamento è rientrato nel maxiemendamento. E il cantiere della Fincantieri di Castellammare che aspetta un bacino da un decennio? Sarebbe uno scandalo se il Governo finanziasse il bacino a Genova e ignorasse Castellammare. Senza il bacino non si può credere nel futuro di questo cantiere. È come voler fare la cioccolata senza cacao. Anche noi che ci occupiamo di turismo protestiamo con forza perché il nostro territorio non può vivere solo di turismo e perché un turismo di qualità si sviluppa dove esiste un tessuto economico forte. Il turismo di qualità non può né deve essere un turismo di necessità. Dovrebbe insorgere tutto il sistema economico Campano

Sergio Fedele

Presidente Associazione Turismo Extralberghiero Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana


Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest