Terra dei Fuochi, il Viminale non scherza: “I militari passeranno da 100 a 200”

Nel giorno della polemica per la mancanza di fondi destinati alle bonifiche, l’Esecutivo annuncia il provvedimento “risolutivo”, con finanziamento da 10 milioni: “Il Governo non si è risparmiato”

ROMA – Con il decreto legge approvato martedì dal Consiglio dei ministri sono stati ”raddoppiati da 100 a 200” i militari “impiegati per le esigenze legate alla Terra dei Fuochi”, così come è stato “incrementato circa 170 unita il numero di quelli che saranno inviati a Caserta e a Napoli”. Dunque “il governo non si è risparmiato sul fronte della sicurezza del territorio e della salute degli italiani. Questi sono i fatti. Nessuna risorsa finanziaria è stata distolta dalle province della Campania per destinarla ad altri scopi”. E’ quanto precisano fonti del Viminale. “A fronte del contingente, messo a disposizione dalle Forze Armate, che passa da 3.000 a 4.800 unità e che sarà operativo fino al 30 giugno, i 200 militari destinati alla Terra dei Fuochi – puntualizzano le stesse fonti – saranno in campo per tutto l’arco dell’anno e dunque fino al 31 dicembre 2015”. Quanto agli stanziamenti, “la Legge di Stabilità 2015 prevedeva uno stanziamento finanziario di 10 milioni di euro da destinare alla prosecuzione del concorso delle Forze Armate nelle province della Regione Campania e in particolare di Napoli e Caserta, oltre che per la Terra dei Fuochi, anche per le operazioni di sicurezza e di controllo del territorio, finalizzate alla prevenzione dei delitti di criminalità organizzata”.

(ph. Francesco Bassini)

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