Scuole chiuse in Campania, scontro De Luca-Azzolina

Il ministro dell’istruzione: “Decisione gravissima, positivo lo 0.75% degli studenti campani, il dato è sotto la media nazionale. Sul ricorso deciderà il governo”. Il governatore: “Qui centinaia alunni e docenti contagiati”. Zingaretti solidale con lui, ma sui social è rivolta contro l’ordinanza. Conte: “Chiusura non è la soluzione”

Emergenza Covid, De Luca chiude le scuole in Campania – è ammessa solo la didattica a distanza – ed esplode lo scontro con il ministro dell’istruzione, Lucia Azzolina. Contrario anche il premier Giuseppe Conte, come precisa da Bruxelles. Al governo non si esclude un ricorso alla Consulta, contro l’ordinanza firmata questa sera dal governatore. Sull’eventuale impugnazione, comunque, deciderà il consiglio dei ministri. E a difesa di De Luca si è già schierato il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. Per Azzolina, la chiusura “è una decisione gravissima e profondamente sbagliata e anche inopportuna – dichiara a Zapping su Rai Radio1 -. Sembra ci sia un accanimento del governatore contro la scuola. In Campania lo 0.75% degli studenti è risultato positivo a scuola e di certo non se lo è preso a scuola. La media nazionale è 0.80. Se c’è crescita contagi non è di certo colpa della scuola”. E domanda: “Vogliamo togliere agli studenti un diritto costituzionalmente sancito perché i problemi stanno da altre parti?”. Sull’ipotesi di ricorso, il ministro aggiunge: “Si leggerà l’ordinanza e poi il governo deciderà tutto insieme”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, a Zapping su Rai Radio1. “Vogliamo togliere agli studenti un diritto costituzionalmente sancito perché i problemi stanno da altre parti?”. Non tarda la replica del governatore, tramite una nota. “Ritengo opportuno ricordare i dati a me comunicati dalla task force regionale – afferma De Luca-. Oggi 15 Ottobre, i tamponi positivi registrati in Campania sono stati 1.127 su 13.780, pari all’8,1 % rispetto al 7,1 di ieri. Per quanto riguarda il mondo della scuola, ecco i dati riferiti a Napoli e Caserta: Asl Napoli 1: contagiati 120 tra alunni e docenti Asl Napoli 2: contagiati 110 tra alunni e docenti Asl Napoli 3: contagiati 200 alunni e 50 docenti, con circa 70 casi connessi Asl Caserta: contagiati 61 tra alunni e docenti. Decine di questi contagi sono contatti diretti, e sono stati rintracciati attraverso il contact tracing”. Un tweet di solidarietà arriva da Zingaretti “per attacchi sopra le righe, al Presidente Vincenzo De Luca che sta combattendo per difendere la sua comunità”. Ma sui social, i dissensi contro l’ordinanza sono tantissimi. Ed anche Conte esprime la sua contrarietà. “Chiudere così di blocco la scuola secondo me non è la migliore soluzione – afferma il presidente del Consiglio, al termine della prima giornata del Consiglio Europeo a Bruxelles – Abbiamo lavorato tanto e abbiamo detto che a scuola ci sarebbero state delle criticità. Ma ogni anno che si aprono le scuole ci sono criticità: abbiamo lavorato per realizzare condizioni di sicurezza e anche dai risultati emersi la curva del contagio è molto molto bassa, come confermato anche dall’Iss. Questo significa che si è lavorato in modo proficuo, realizzando condizioni di sicurezza per i nostri ragazzi. E’ merito anche della grande attenzione riposta dai dirigenti scolastici e dal personale”. Sul tema del ricorso alla Corte Costituzionale, il premier non si sbilancia. “Sono decisioni collegiali, – precisa – ricordo che, per come abbiamo formato l’architettura normativa, le singole Regioni possono adottare misure più restrittive. Dico semplicemente, e ne ho parlato con Vincenzo De Luca, che chiudere di blocco tutte le scuole è una soluzione che sembra a portata di mano, molto facile, ma anche dal punto di vista dei segnali che diamo, non è il miglior segnale che stiamo dando”. Conte prefigura comunque un percorso negoziale. “Adesso lasciateci interloquire – dice ai cronisti-: ritengo sempre che si debba ragionare, parlare, con tutte le realtà territoriali, in primis con i presidenti delle Regioni e i sindaci. Perché la nostra forza è collaborare, collaborare, collaborare”.

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