Piantonato in ospedale Aniello Mormile, accusato di duplice omicidio aggravato

NAPOLI – Uno stretto, naturale riserbo sulle indagini. Gli inquirenti non si esprimono sulla sarabanda di ricostruzioni di stampa, che scandaglia nelle ultime ore precedenti l’incidente sulla tangenziale. Fonti giudiziarie fanno sapere che si aspetta l’esito dei test tossicologici su Aniello Mormile, il 29enne arrestato e piantonato in ospedale, con l’accusa di duplice omicidio colposo aggravato. Solo allora sarà possibile dare una direzione decisa alle ipotesi investigative. I risultati delle analisi potrebbero arrivare già domani. Per lo stesso giorno dovrebbe esserci il giudizio di convalida del fermo operato dalla polizia stradale di Napoli. Gli investigatori non hanno ancora ascoltato l’indagato né i familiari del giovane e della fidanzata Livia Barbato, deceduta nello schianto all’alba, al culmine di una folle corsa di 5 chilometri contromano. L’alcol test ha già rivelato lo stato di ebbrezza del guidatore. Cautela tra gli inquirenti su quanto riportato da organi di stampa circa un presunto litigio di coppia, nel locale di Pozzuoli dove Mormile ha lavorato come dj la sera di venerdì. Una circostanza che ha alimentato le speculazioni sul movente che ha portato il 29enne ad invertire la marcia, all’altezza dello svincolo di Fuorigrotta, e a proseguire a fari spenti fino al frontale con la Panda di Aniello Miranda, piccolo imprenditore morto sul colpo. Tra gli scenari azzardati, quello di un tragico gioco o di una volontà di compiere un omicidio-suicidio. Ricostruzioni poggianti sulle condizioni di Mormile, che secondo testimoni era lucido prima di salire in auto e perfino dopo l’incidente. Al punto da chiedere al primo soccorritore Salvatore Raglione, di pensare “alla mia ragazza”, come riferisce il Corriere del Mezzogiorno. In Procura, al pool coordinato dall’aggiunto Luigi Frunzio, si è riflettuto sul capo di imputazione. In un primo momento non si escludeva l’omicidio volontario. Una ipotesi più dura, ma rischiosa dal punto di vista processuale, perché non favorita dalla giurisprudenza in materia. In questa fase è però d’obbligo attendere di sapere se Mormile avesse fatto uso di stupefacenti. “Non si esclude nulla” ripetono gli inquirenti. Nel frattempo, sono stati sequestrati i cellulari del dj e della fidanzata (nella foto).

girobe

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