Napoli, la lotta paga sempre: il Rettore incontrerà gli studenti occupanti della Federico II

Il confronto si terrà domani 12 aprile alle 11,30 in via Porta di Massa

La lotta paga sempre. Il rettore Matteo Lorito si confronterà con gli studenti che hanno occupato gli uffici del rettorato dell’Università ‘Federico II’ di Napoli. Lorito, ha posto una condizione: liberare il rettorato. La Rete degli Studenti per la Palestina ha deciso di lasciare gli uffici domani mattina alle 8. Il confronto si terrà alle 11,30 in via Porta di Massa.

L’Ateneo federiciano rimane un luogo dove il dibattito e la discussione, se svolti con modalità che tutelano la libertà di espressione di tutti, hanno sempre trovato spazio e accoglienza. Anche gli organi accademici da sempre discutono istanze di rilevante valore politico e morale inoltrate dalla nostra Comunità – si legge in una nota diffusa dai vertici della Federico II – In particolare il Rettorato è un luogo aperto al punto che l’occupazione forzata messa in atto lo scorso lunedì, seppur ha significato per la modalità utilizzata un motivo di grave turbamento o di forte tensione per il personale presente, non ha trovato alcuna resistenza. Va precisato che nessuna richiesta era stata inoltrata prima di quest’evento né alcuna proposta di contatto o di discussione – continua la nota – La “liberazione” del Rettorato è per ovvi motivi un prerequisito per attivare qualunque occasione di confronto democratico sui temi del momento. A fronte di un ritorno alla normalità, con restituzione degli spazi occupati al personale che svolge con dedizione ed efficacia il proprio lavoro, il Rettore, come ha sempre fatto da quando si è insediato, si rende disponibile a partecipare ad un dibattito aperto per raccogliere eventuali istanze, da svolgersi sempre e comunque nel rispetto delle persone, delle opinioni e della libertà di parola – sottolinea la nota – Questo dibattito potrà svolgersi anche nella mattinata di domani qualora venga consentito entro la giornata di oggi il pieno recupero delle funzioni degli uffici rettorali, avendo peraltro già attivato nel pomeriggio dello stesso giorno un primo momento di discussione con alcuni rappresentanti del Senato e del CdA. A seguito del confronto con gli occupanti e acquisito l’impegno a liberare i locali del Rettorato entro le prime ore di domattina – conclude la nota – domani, 12 aprile, alle 11.30, si terrà un incontro pubblico presso l’Aula Conforti dell’edificio Pecoraro Albani, in via Porta di Massa, 32

Una delegazione di disoccupati incontra gli studenti occupanti

Un primo passo in avanti della lotta unitaria e organizzata degli studenti, disoccupati, operai, precari, sindacalismo militante di base. Gli studenti ribadiranno la richiesta di sospendere la cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra le università e i centri di ricerca italiani e israeliani venga sospesa, con lo scopo di esercitare pressione sullo stato di Israele.

Intanto si intensifica l’unità di classe. Questa mattina una delegazione di disoccupati napoletani si è recata in via Mezzocannone portando la colazione agli studenti in occupazione al Rettorato.

Non per semplice solidarietà ma per l’estrema convinzione che la generazione migliore ed la migliore gioventù è quella che non si volta dall’altra parte, che lotta contro la tendenza alla guerra inter-imperialista, contro il genocidio in Palestina, contro un mondo che ci porta alla barbarie” – ha commentato Eduardo Sorge, componente della delegazione

Sull’occupazione degli uffici del rettorato della Federico II è intervenuto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.  “Ho vissuto tante occupazioni, fanno parte di quella dinamica del dibattito che è sempre avvenuto in tutte le Università, ogni volta che ci sono stati degli argomenti che hanno sollecitato l’interesse e la partecipazione degli studenti si è sempre creata situazione di discussione e anche di occupazione”. “Non dobbiamo demonizzare queste cose, fanno parte della vita dell’università, lo dico per mia esperienza – ha spiegato il sindaco – Ovvio che tutto deve avvenire nell’ambito del rapporto democratico e soprattutto del rispetto delle regole. Bisogna rispettare le idee di tutti con un principio di tolleranza”.

La posizione assunta dal sindaco Manfredi è politicamente opportunista. Il primo cittadino si arrampica, infatti, sugli specchi. Continua non motivare la scelta di concedere il Teatro Carlo alla banda militare della Nato per esibirsi e ad evitare di pronunciarsi sui rapporti di collaborazione universitaria con il regime israeliano.

CiCre


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