De Magistris: “Violazioni molto gravi del Cda, Regione entra a gamba tesa su scelte autonome del Comune”
NAPOLI – Il Comune di Napoli impugnerà la delibera approvata ieri dal Cda del teatro Mercadante in cui si conferma la fiducia al presidente Adriano Giannola. E’ quanto annuncia il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris: Giannola era stato sfiduciato da Palazzo San Giacomo, che in base allo Statuto del teatro Mercadante è l’ente che esprime la presidenza del Cda. “Trovo surreale – ha detto de Magistris – questa resistenza alla poltrona e ritengo che nel Cda di ieri ci siano state violazioni molto gravi e che la Regione sia entrata a gamba tesa in scelte autonome del Comune su cui non può sindacare. Noi portiamo avanti battaglie per la trasparenza – ha proseguito il sindaco – mentre altri operano in contorni di opacità. Non ci piacciono interferenze di enti pubblici che solo perché hanno il dovere di finanziare con fondi europei la cultura pensano di dettare regole che nulla hanno a che vedere con la cultura”.
“COSE STRANE DENTRO LO STABILE”. Nel teatro Stabile di Napoli Mercadante “soprattutto in autunno, ci sono state vicende molto strane – ha ribadito de Magistris – dal contrattato a De Fusco di cinque anni, e non c’era proprio la necessità che il Comune non sapesse niente, a un concorso soggetto di un’inchiesta della magistratura e il tentativo di cambiare uno statuto. Il Comune non è isolato, dialoga con tutti. Anche il ministero dei Beni culturali è stato informato passo passo di ogni nostra decisione. Io credo che è isolato l’asse trasversale che vuole mettere le mani sul teatro Stabile di Napoli, rappresentato in questo caso da De Fusco, la Regione e, ahimè, Giannola. Dico ahimè, perchè Giannola fu scelto come garante, indicato allora dall’assessore alla cultura Antonella Di Nocera come persona che poteva rappresentare anche un punto di equilibrio. Quindi non era una scelta di parte del Comune. Invece con una serie di comportamenti si è leso il rapporto di fiducia. Noi cambiamo perchè cambiamo sulla trasparenza, sulla correttezza, sulla legalità, sul rilancio della cultura, il rilancio dei teatri. Non ci sono guizzi caratteriali. Siamo molto lucidi, razionali e composti. Abbiamo fatto una delibera all’unanimità, quindi non c’è nulla di estemporaneo o, come, dire di bizzarro”.