Ispezionati circa 200 laboratori tessili, sanzioni complessive per 800.000 euro. Tredici denunciati

NAPOLI – Costretti a lavorare anche per 14 ore al giorno, in ambienti privi dei minimi requisiti di sicurezza. E dormivano nei bagni, con reti e materassi appoggiati sui servizi igienici. Sono le condizioni disumane in cui si trovavano alcuni operai negli opifici controllati nelle ultime 48 ore dai carabinieri del comando provinciale di Napoli, in collaborazione con i colleghi del gruppo tutela del lavoro dei Nas e del Noe. Circa 200 i laboratori tessili ispezionati nell’operazione di contrasto al lavoro sommerso, allo smaltimento illecito di rifiuti, all’abusivismo commerciale e alla contraffazione. Tredici quelli sequestrati, 800mila euro il valore delle sanzioni complessivamente elevate. Nell’area rurale di Terzigno si trovava l’opificio clandestino nel quale gli immigrati, senza permesso di soggiorno, erano ridotti a dormire in bagno. Al termine dell’operazione sono state denunciate 48 persone, per la maggior parte di nazionalità cinese, per violazioni ambientali, di sicurezza, contraffazione di marchi. Identificati 103 lavoratori irregolari di nazionalità cinese e bengalese, sequestrati circa 11mila capi di abbigliamento.

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