Sono 14 gli indagati nell’indagine della Procura di Napoli

NAPOLI – Due società “cartiere”, un giro di fatture per operazioni inesistenti, una frode fiscale nell’ambito della realizzazione dell’Ikea di Afragola. Questa l’ipotesi della Procura di Napoli, sezione reati economici, che ha chiesto e ottenuto dal gip partenopeo l’emissione di una ordinanza cautelare che ha portato al sequestro preventivo per equivalente di beni mobili e immobili, del valore di 4,2 milioni. Sono 14 gli indagati.

L’INDAGINE – Per le fiamme gialle in una delle società “cartiere” utilizzate per mettere a segno la frode fiscale, la Liccardo Costantino & C. srl, nel quinquennio 2003-2008, sono confluiti fondi per oltre 21 milioni di euro. In uscita ne risultano oltre 6,5 milioni che sono finiti sui conti correnti intestati ai 14 indagati. Solo 5,6 milioni di euro, però sarebbero stati usati per l’attività di riciclaggio. La Guardia di Finanza, in precedenza, aveva già sottratto gli indagati 1,4 milioni di euro. Oggi sigilli alla restante parte, 4,2 milioni. I soldi sarebbero stati usati, tra l’altro, per fare investimenti mobiliari, per acquistare mobili di antiquariato, per l’acquisizione di partecipazioni societarie di aziende immobiliari. La frode al Fisco, secondo quanto ipotizzato dai magistrati, sarebbe stata attuata da Michele Panico, legale rappresentante della società Italcost srl, con l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse dalle società Italtecno srl e Liccardo Costantino C. sas. Ad aggiudicarsi i lavori per la realizzazione del centro commerciale, con la formula chiavi in mano, è stata la Nac Costruzioni srl. Alla costruzione dell’opera, in sub appalto, hanno preso parte anche la Italcost, la Italtecno srl, la Liccardo Costantino. Queste ultime due, però, sarebbero state inconsistenti dal punto di vista tecnico/operativo. La prima ha ceduto in sub appalto i lavori alla seconda ma entrambi venivano usate unicamente per emettere fatture per operazioni inesistenti. In sostanza il loro fine sarebbe stato di ottenere vantaggi tributari e rendere più difficoltoso da parte delle forze dell’ordine l’accertamento della frode.

 

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