Coronavirus: caso sospetto a Napoli, ricoverato uomo 28 anni

Per serenità cittadini costituita task force

 Un caso sospetto di contagio da coronavirus a Napoli. Un giovane di 28 anni, turista cinese in viaggio a Napoli con la moglie con la quale alloggiava in un B&B del centro storico, è stato ricoverato ed è attualmente ricoverato in isolamento all’ospedale Cotugno con diagnosi di broncopolmonite e sospetto contagio da Coronavirus. La coppia proveniente dalla provincia di Hubei in Cina, zona poco distante da Whuan è atterrato il aereo a Fiumicino il 21 gennaio e poi ha raggiunto Napoli. Dopo i primi sintomi è stato ricoverato al Policlinico per poi essere trasferito oggi nell’ospedale specializzato per le malattie infettive con un’ambulanza del 118 partita dall’Ospedale del Mare che ora dovrà essere bonificata. E a Palazzo Santa Lucia è stata promossa una riunione con tutti i direttori generali delle Asl e delle Aziende ospedaliere della Campania in stretto raccordo con il Ministero della Salute. Dalla riunione, convocata dal Presidente Vincenzo De Luca, è emersa la necessità di invitare i cittadini ad evitare allarmismi e ad attenersi alle sole informazioni che saranno fornite dal livello regionale con continuità, per evitare la diffusione di notizie prive di fondamento. “Dalla riunione è emersa innanzitutto una prima necessità: si legge in una nota di Palazzo Santa Lucia – evitare di confondere ogni sintomo con la presenza conclamata del coronavirus. La fotografia della situazione in Campania ad oggi è la seguente: delle tre persone ricoverate al Cotugno, due non risultano contagiate; per la terza vi è un accertamento in corso che si concluderà nella giornata di domani. Si chiarisce che la presenza del virus richiede tutta una serie di condizioni, tra cui la provenienza dall’area cinese interessata a cui si uniscono sintomi gravi”. “Per dare serenità ai nostri concittadini, si comunica che è stata costituita una task force coordinata dal Cotugno, che rimane l’ospedale di riferimento per casi rilevanti e non banali. In ogni Asl e negli ospedali sono attive strutture in grado di verificare le condizioni reali del paziente. Si invita la popolazione a incrementare le vaccinazioni antinfluenzali soprattutto in questo periodo in cui si rischia di determinare un allarme ingiustificato con affluenza immotivata e inutile nei Pronto Soccorso. Ogni informazione sarà canalizzata a livello regionale e si invitano i cittadini ad attenersi a queste sole informazioni, d’intesa e in stretta collaborazione con il Ministero della Salute” conclude la nota.

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