La “Giulia” di Borrelli apre la stagione del Centro Teatro Spazio

A San Giorgio a Cremano in scena l’adattamento dell’opera di Strindberg

NAPOLI – Da Strindberg a Napoli il passo è breve: sarà un classico della letteratura internazionale, riadattato, ad aprire domani e fino a domenica la nuova stagione teatrale del Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano. La firma è quella di August Strindberg drammaturgo, scrittore e poeta svedese che con l’opera “La signorina Julie” del 1888 ha indotto l’attore e regista napoletano Vincenzo Borrelli a creare la sua “Giulia” mantenendo vivo ed efficace “lo spirito e il senso dell’opera senza stravolgere i concetti già moderni e di sicuro scottanti del maestro svedese”. L’opera prende avvio dalle differenze sociali, discrepanze, della società scandinava di fine ottocento: questione mai risolta della realtà umana dopotutto. Ad opporsi i due universi dell’uomo e della donna e i conseguenti rapporti di forza che si inseriscono all’interno della coppia stessa; rapporto di forza attrattivo repulsivo che riesce ad abbattere in toto il distacco sociale, per quanto forte possa essere. Il dramma vedrà come protagonisti Julie (Giulia), giovane figlia di un conte, sedurre ad una festa il cameriere Jean. Dopo lo scacco della passione i due decideranno di scappare, con esito negativo, vedendo compromessa la reputazione della ragazza. Dopo essere stati scoperti e dopo l’arrivo del padre, Jean non potendo contrariarlo vedrà come unica risposta il suicido per entrambi. La storia d’amore e di passione tra un servo e la sua padrona diviene così portavoce di realtà differenti, mondi opposti, che trovano rifugio e risposta nella medesima passionale tragedia, quasi a significare la sempreverde ottusità dell’uomo dinanzi alla forza dei sentimenti.

Vincenzo Perfetti

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