L’attore è scomparso a 90 anni in ospedale a Milano. Recitò con Fellini, Monicelli, Dino Risi, Zampa, Scola, Damiani. Celebre anche per le fiction, gli spot e il primo Cinepanettone

“E anche questo Natale… se lo semo levato dalle palle”. Una battuta cult immortala Riccardo Garrone nel primo cinepanettone del 1983, sintesi del cinismo del generone romano e dello spirito di quel tempo di riflusso, dopo gli anni della contestazione. Il celebre attore è morto in ospedale a Milano a 90 anni da compiere l’1 novembre. La carriere di Garrone però non può ridursi a quella battuta fulminante pronunciata sul set di Vacanze di Natale. Nato a Roma, alto e di portamento elegante, vantava oltre mezzo secolo di teatro e cinema d’autore. Impossibile non ricordare il suo volto, nella storia della commedia italiana e di fiction tv da record come Un Medico in famiglia, dove interpretava l’altro nonno della serie, alter ego di Lino Banfi-Nonno Libero. Di recente, lo aveva prestato anche allo spot della Lavazza. Dopo l’accademia drammatica e l’esordio con Mario Mattoli (Adamo ed Eva) Garrone ha lavorato con tutti i grandi nomi da Fellini (La Dolce Vita) a Mario Monicelli, Dino Risi, Luigi Zampa, Ettore Scola, Damiano Damiani.