Scampia saluta il 2016 a ritmo di musica: giovani in concerto per il riscatto – Video

Il Coro giovanile del teatro San Carlo trascina il pubblico tra classici delle Feste come Ain’t No Mountain High Enough e Santa Claus is coming fino a ‘O Surdato ‘nnammurato e A città e pulecenella

NAPOLI – La sorpresa del primo concerto dell’anno del Coro giovanile del teatro San Carlo nell’auditorium di Scampia sono stati “gli ospiti d’onore”: alcuni ragazzi dell’Itis Galileo Ferraris che il maestro Carlo Morelli ha conosciuto solo qualche giorno fa nel corso di un incontro con gli studenti. “Ho chiesto loro – ha raccontato il maestro – se qualcuno suonava strumenti e si è aperto un mondo”. Tre rapper che hanno cantato Nu juorn buon di Rocco Hunt, un chitarrista, un batterista, due pianisti emozionatissimi hanno debuttato davanti al pubblico che questa sera ha affollato le gradinate della struttura nel quartiere al nord della città: in prima fila, il sindaco Luigi de Magistris accompagnato dalla moglie Maria Teresa, gli assessori Nino Daniele e Alessandra Clemente e il presidente della municipalità Angelo Pisani. In sala i parenti di Antonio Landieri, ragazzo disabile di 25 anni, vittima innocente della faida di camorra nel 2004 e un professore dell’Istituto tecnico di via Labriola che ha spiegato la sua lunga esperienza di docente.

Lo show dei “sancarlini” ha coinvolto tutti i presenti che, come di consueto, hanno accompagnato le canzoni al ritmo del battito delle mani. Da Ain’t No Mountain High Enough, passando per Santa Claus is coming – che è diventata un samba, una tarantella, un ritmo giamaicano – e poi A città e pulecenella spaziando fino a Man in the mirror e finendo con la travolgente versione di O surdat innamorato. Il bis, concesso per espa richiesta, è stato dedicato ai Queen e a Bohemian rhapsody. “Quando Carlo Morelli mi ha proposto la sua idea di creare questo coro – ha ricordato il sindaco intervenuto anche in qualità di presidente della Fondazione Teatro di San Carlo – tutti ci deridevano ma noi abbiamo deciso comunque di fare il bando che ha ottenuto un grande successo. Adesso sono una splendida realtà. Dobbiamo puntare sulla cultura, e abbiamo grandi progetti in merito: vogliamo ‘militarizzare’ la città con la musica. Ai ragazzi io dico: non impugnate una pistola, imbracciate una chitarra. Anche da qui si prosegue sulla strada del riscatto della intera città”.

Barbara Tafuri

(Foto Velia Cammarano)



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