Il patrono scioglie il sangue, il cardinale parla di camorra e dell’emergenza rifugiati

NAPOLI – Si è ripetuto il prodigio del miracolo di San Gennaro. L’annuncio della liquefazione del sangue è stato accolto alle 11,22 in una cattedrale affollata, da un lungo applauso dei fedeli presenti. Il ripetersi del miracolo è letto come un buon auspicio per la città di Napoli e per l’intera regione Campania. Il miracolo avviene tre volte: a settembre, nel giorno appunto di San Gennaro, nel sabato che precede la prima domenica di maggio e a dicembre. In Cattedrale anche il sindaco Luigi de Magistris ed il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Il cardinale Sepe ha tuttavia affermato che «il sangue si era già sciolto prima, quando avevamo aperto la teca, pregando insieme ai vescovi al sindaco ed al presidente della Regione». Durante l’omelia della santa messa, il porporato ha toccato i delicati temi della camorra e dei tanti giovani “caduti” di recenti, ed la ferita mondiale riguardante i rifugiati politici e di guerra.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest