Renzi torna a Napoli dopo 3 giorni, possibili nuove proteste

Il premier al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa per la chiusura degli Stati Generali del Turismo

Parlando degli scontri di due giorni fa, aveva detto spavaldo: “Se pensano di intimidirmi verrò ogni mese a Napoli”. Invece Renzi ci torna dopo sole 72 ore. E non si sa dove finisca il protocollo istituzionale e inizi la sfida. Il premier sarà domani mattina a Pietrarsa, periferia orientale, per la chiusura degli Stati Generali del Turismo. La manifestazione è in corso da ieri al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa e sono emersi dati positivi sulle presenze dei visitatori in Italia dall’estero. La visita di Renzi potrebbe invece scatenare altre proteste, dopo la contestazione per il commissariamento di Bagnoli.

 

 

RENZI: “ISTITUZIONI NON SI ACCOLGONO CON SASSI. TRA 15 GIORNI RITORNO – Un braccio di ferro. Renzi sembra accettare la sfida e spiega così il ritorno a Napoli, dopo  sole 72 ore. “Ci è stato suggerito di non venire a Napoli perché non graditi nella città che autorevoli esponenti delle istituzioni hanno definito ‘derenzizzata’ – scrive il premieri sull’enews, riferendosi al sindaco -. Assessori comunali sono scesi in piazza con i manifestanti invitandomi a non entrare in questa città: come immaginate – conoscendomi – sono andato a Napoli ancora più volentieri. Ho allungato il programma, aumentato gli impegni e mi sono anche mangiato una buonissima pizza margherita con la candidata sindaco del Pd, Valeria Valente. Ma pizza o non pizza, è il principio che conta”. “Per cultura politica e senso di legalità – aggiunge Renzi – se viene un rappresentante delle istituzioni non si accoglie con sassi e bottiglie di vetro: anzi, lasciatemi dare il mio abbraccio affettuoso e solidale agli agenti di polizia che sono stati lievemente feriti negli scontri. Non essendo io permaloso, tuttavia, ho gradito moltissimo il pomeriggio napoletano. Di conseguenza ho deciso che domani, sabato mattina, ci tornerò col ministro Franceschini per parlare di turismo e cultura a Pietrarsa. Entro quindici giorni poi torneremo di nuovo per andare in Regione Campania a firmare con Enzo De Luca il patto per la Campania”. “Se pensano di farci paura – chiosa il premier – hanno sbagliato destinatari. La maggioranza degli italiani lavora, non urla. E chi lavora vuole che la politica finalmente faccia qualcosa, anziché discorsi”.

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