Renzi risponde a de Magistris: “Mi minaccia, da lui volgarità indegne di un uomo pubblico”

Il sindaco durante un comizio aveva detto al premier: “Devi avere paura, cacati sotto”

“E dire che non fa nemmeno troppo caldo. Ma a leggere alcune dichiarazioni politiche sembra proprio che a qualcuno sia scappata la frizione. Il Sindaco di Napoli mi insulta e minaccia con volgarità indegne di un uomo pubblico”. Lo dice Matteo Renzi, nella enews, commentando le parole di de Magistris durante un comizio sabato (“Renzi devi avere paura, cacati sotto”).

 

DE MAGISTRIS – “PARLANO DEL MIO COMIZIO PER NASCONDERE QUESTIONE MORALE” – Alle parole di Renzi controreplica de Magistris. “In questo Paese  -afferma il sindaco – evidentemente si è persa l’abitudine ai comizi. Capisco che la politica si fa sempre di più nei salotti televisivi, nelle cabine di regia. Non si può estrapolare una frase da un discorso che, seppur non condivisibile, ha un suo ragionamento, una sua passione, un suo cuore”. Per de Magistris, nei comizi, quando si parla “con il cuore” si possono usare “toni forti”, a differenza di quanto accade “in incontri istituzionali o in dibattiti perché sono uomo delle istituzioni e di popolo, ma dico che il sistema fa bene ad avere paura di quello che sta accadendo a Napoli – sostiene – e quando si ha una paura forte, una scarica di adrenalina, può capitare che si possano avere determinate reazioni naturali”. Insomma, il sindaco arancione ritiene che i rivali parlino del suo comizio per oscurare i “rapporti che secondo le perquisizioni sono intercorsi tra il presidente del Pd campano Graziano e i casalesi, della cabina di regia che è stata scoperta in riferimento a Banca Etruria, delle intercettazioni su Tempa Rossa e degli arresti di alcuni sindaci del Pd”. “Lo scandalo e la vergogna del Paese – aggiunge de Magistris – è che il premier per salvarsi si appende a Verdini, condannato in primo grado, e non che io ho detto che hanno bisogno dei pannoloni perché da Sud e da Napoli sta partendo una rivoluzione pacifica, fatta di onestà e passione. Se parlando con passione scappa qualche parola, vivaddio, sono comizi”.

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