I dati Istat: in 12 mesi la regione aumenta di un punto la percentuale dei disoccupati
NAPOLI – Il tasso di disoccupazione dei giovani italiani tra 15 e 24 anni nel primo trimestre del 2014 sale al 46% (era il 41,9% nel primo trimestre 2013). Lo rileva l’Istat, secondo la quale il dato è un massimo storico, ovvero del valore più alto dall’inizio delle serie trimestrali, partite nel 1977. E a stare peggio di tutti è ancora il Mezzogiorno, con la Campania in particolare, che in soli 12 mesi aumenta il suo tasso di disoccupazione di oltre un punto percentuale e specularmente diminuisce il tasso di occupazione. Mentre
Lombardia e Veneto hanno un tasso di disoccupazione aumentato dello 0,2% e l’Emilia dello 0,3%, in Campania l’aumento della disoccupazione è pari all’1,3%, ovvero 6 volte di più. “La Campania diventa così la prima emergenza del Paese – afferma Franco Tavella, segretario generale Cgil Campania-. I limiti raggiunti dalla disoccupazione ed in particolare da quella giovanile, che supera il 50%, disegnano una condizione al limite della rottura sociale”.