Navigator campano e dirigente Pd scrive a Zingaretti: “De Luca finge di non vedere”

Gennaro Quaranta è il presidente dell’assemblea provinciale di Salerno, ma anche uno dei 471 vincitori di selezione bloccati dal braccio di ferro Regione-Anpal. In una lettera al segretario lancia il suo atto di accusa: “Quale è la posizione del mio partito su questa vertenza? Aiutatemi ancora a credere nel Partito Democratico”

Navigator campano iscritto al Pd: scrive una lettera a Zingaretti per accusare il governatore del suo partito, Vincenzo De Luca. C’è anche questa storia, tra le 471 di questa vertenza. Tante quanti sono i vincitori della selezione, che oggi sarebbero dovuti entrare nei centri per l’impiego, facendo partire la fase due del reddito di cittadinanza in Campania. Invece niente da fare. Anche Gennaro Quaranta, salernitano di Castel San Giorgio, è tra i giovani bloccati dal braccio di ferro Regione-Anpal. Ma è pure il presidente dell’assemblea provinciale dei giovani democratici. Stanco della logorante attesa, si è rivolto al segretario dem Nicola Zingaretti, al responsabile politiche del Lavoro, Peppe Provenzano, e agli altri membri della segreteria nazionale.

 

“Caro Segretario, carissimi componenti della Segreteria Nazionale – esordisce – dopo aver atteso per settimane una positiva risoluzione della spinosa questione “Navigator Campania” ed in ragione del pericoloso sciopero della fame intrapreso da ormai 5 giorni da alcuni miei colleghi ho deciso di scriverle questa breve lettera per rappresentarle la situazione paradossale nella quale mio malgrado, in compagnia di altri 470 ragazze e ragazzi campani, mi ritrovo a dover combattere e sperare per qualcosa di legittimamente conquistato sul campo con merito”. Qualche riga dopo, Gennaro Quaranta va al dunque. E punta il dito contro De Luca. “Negli scorsi giorni Anpal Servizi – ricorda – con una nota ufficiale si è detta disponibile ad assumere tutti i Navigator Campani selezionati a seguito della firma della convezione così come accaduto per le altre Regioni, mentre la Regione Campania, governata dal Presidente De Luca, autorevole rappresentante del Pd Campano, continua a far finta di non vedere (i Navigator campani in sciopero della fame sotto Palazzo Santa Lucia), non capire (basterebbe siglare l’accordo per risolvere il problema Navigator) e non parlare (oltre a comunicati stampa disinformativi non vi è ancora una posizione ufficiale in merito alla firma della convenzione con Anpal Servizi S.p.A.)”. A completare il quadro, il navigator salernitano aggiunge: “La Regione Campania prima di opporsi alla firma della convezione necessaria all’inserimento in ruolo dei Navigator aveva già siglato mesi addietro un accordo in Conferenza Stato Regioni al fine di avviare la procedura pubblica di selezione, posizione successivamente confermata nell’incontro del mese di giugno”.

 

Nella lunga lettera-invettiva, venata di disillusione, Quaranta avanza una richiesta a Zingaretti. “Mi farebbe tanto piacere poter discutere con Lei di questo tema e – dice – di tanti altri ma, purtroppo, non credo che queste siano settimane semplici anche per Lei. Approfitto di questa lettera per porle qui le domande che sicuramente le avrei fatto di persona”. Quindi, elenca le domande per il segretario. Precise, affilate, complicate da eludere. “Caro Segretario, visto che tutti i partecipanti alla selezione sono in possesso almeno di una Laurea Magistrale conseguita con un voto pari almeno a 107/110 e che come detto vogliamo ripartire dai nostri giovani ed impedire che emigrino, non pensa sia straziante doversi spingersi fino allo sciopero della fame per ottenere una firma meritata dopo aver superato una selezione nazionale con circa 80.000 partecipanti, di cui 13.000 solo in Campania?”. E ancora: “Da Dirigente dei Giovani Democratici e militante del PD, vorrei chiederle come mai anche lei da Segretario Nazionale del PD e Governatore della Regione Lazio non ha seguito la scelta fatta dal Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ed ha firmato la convenzione con Anpal Servizi?”. All’intera Segreteria, “in vista della formazione del nuovo governo”, è posta un’altra serie di interrogativi: “Qual è la posizione del Partito Democratico sul tema Navigator? Pensate che sia utile continuare ad investire su tali figure professionali in un’ottica di riorganizzazione del settore delle Politiche Attive? Infine, il Pd da che parte sta? Dalla parte di chi vuole lavorare o da quella di chi fino ad ora ha utilizzato solo strumentalmente la vicenda Navigator?”. Nonostante l’amarezza, il giovane precisa di scrivere perché “credo ancora che il Pd debba stare dalla parte dei lavoratori e dei diritti della persona”. E perciò invoca: “Aiutatemi a continuare a crederci ed a spiegare ai miei 470 colleghi che davvero sia così”. Sempre che non sia un’impresa impossibile, per il Pd di oggi.

Gianmaria Roberti

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest