Napoli Est: via le raffinerie, sì all’impianto di compostaggio

L’annuncio del sindaco de Magistris: “Sarà un’area di recupero di tutto il materiale di rifiuto in generale, che comporterà la creazione di posti di lavoro”

NAPOLI – E’ spuntata a margine della conferenza stampa sui dati della raccolta differenziata nel centro storico la notizia che l’impianto di compostaggio non si farà più a Scampia ma nella zona industriale. Lo ha annunciato il sindaco Luigi de Magistris, dando conferma dunque di quanto disse nel mese di settembre l’assessore all’Ambiente Raffaele Del Giudice. “Il ragionamento con la Regione per l’impianto di compostaggio sta andando bene – ha spiegato il primo cittadino – col finanziamento dell’eco distretto che noi abbiamo proposto, che ci consente di non proseguire la strada che avevamo scelto quando avevamo un muro di no da parte della giunta Caldoro”. Il riferimento temporale è al tempo in cui l’ente di palazzo Santa Lucia, presieduto dal centro destra, aveva destinato dei suoli alla costruzione dell’inceneritore e che in seguito il governatore Vincenzo De Luca ha restituito al Comune di Napoli.

“La modalità di approccio alla città è diversa – ha spiegato de Magistris – Avendo avuto una linea di finanziamento, realizzeremo degli impianti leggeri nelle realtà in cui si può fare un compostiera leggera, penso a parchi, giardini, condomini, quindi un compostaggio diffuso in tutta la città. L’eco distretto sarà nell’area industriale di Napoli, dove non si farà solo compostaggio ma ci sarà un’area di recupero di tutto il materiale di rifiuto in generale, con la creazione di lavoro, come è bene che sia in una città che non è solo turismo, cultura, commercio e artigianato ma è anche industria. Si è registrato un passo in avanti nei rapporti tra Comune e Regione, nel momento in cui la Regione ha detto no all’incenerimento è cambiato parecchio”.

Ovvio a questo punto che occorra una delocalizzazione delle raffinerie, ha tenuto a specificare de Magistris.

“Lo diciamo da tempo e abbiamo anche cominciato a realizzarlo con l’Eni. Questo processo ha bisogno di tempo e non può essere gestito solo dal Comune. Il Comune dà le linee guida sul piano urbanistico e ambientale”.

Ma, è lecito chiedersi, cosa è previsto allora per Scampia adesso che il sito di compostaggio ha cambiato destinazione?

“Su Scampia abbiamo un progetto immediato – ha concluso il sindaco – l’apertura immediata dell’Asse Mediano, a cui stiamo lavorando, e la riduzione del campo Rom. Poi nell’area Asìa un progetto di rigenerazione urbana, anche da un punto di vista ambientale, non compostaggio ma punto di riferimento per riciclo e riuso. Non sarà un impianto industriale ma un punto di riferimento del decoro urbano di quell’area, quando riaprirà l’Asse Mediano”.

Barbara Tafuri

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest