Napoli, crollo in ex monastero: 2 operai in ospedale, 3 illesi

I 5 estratti dalle macerie a mani nude da vigili del fuoco e polizia dopo che due pilastri e due volte sono crollati nel chiostro dell’ex monastero di San Paolo Maggiore. In prognosi riservata uno dei feriti, ma non corre pericolo di vita. Aperto fascicolo dalla procura

Il crollo poco dopo le 9 del mattino, nel chiostro dell’ex monastero di San Paolo Maggiore, in cui erano in corso lavori di ristrutturazione al solaio. Sono 5 gli operai estratti vivi dalle macerie a mani nude da vigili del fuoco e polizia dopo che due pilastri e due volte sono crollati in un cantiere del centro storico a Napoli. Un fragore ha scosso via San Paolo, in zona Tribunali, e in pochi minuti sono giunti i soccorsi. Ad avere la peggio 2 degli operai coinvolti, portati in ospedale. Al Cardarelli sono stati ricoverati Antimo Verde, 45 anni, di Castellammare di Stabia, con una prognosi di 30 giorni per diversi traumi, e Giuseppe Pensaveccia, 33 anni, di Arzano, che ha riportato un trauma cranico ed è in prognosi riservata ma non risulta in pericolo di vita. “Non abbiamo dati sufficienti per capire quale sia stata la causa – spiega Domenico Caputo, vicedirigente dei vigili del fuoco – La pioggia aiuta il degrado, però una semplice pioggia in un edificio che sta bene”. La procura di Napoli ha aperto un fascicolo di inchiesta.

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