In Francia e Inghilterra nasce nuova sinistra antiliberista, in Italia è sempre la stessa e tifa per lo spread

Tra i punti principali del patto politico e programmatico, la rinazionalizzazione dei settori strategici

La sinistra socialista e radicale europea non è morta e scende in campo contro le ricette neoliberiste, la speculazione finanziaria e l’austerità. In Germania è nato “Austehen!”, movimento fondato da Sahra Wagenknecht, la leader della Linke, la sinistra radicale tedesca, presentando un programma ambizioso, discontinuo: aumento degli stipendi e delle pensioni, e tasse adeguate per i grandi gruppi industriali. E non finisce qui. Interessanti le iniziative intendono promuovere l’inglese Jeremy Corbyn, leader del Labour, e  il francese Jean-Luc Mélenchon,  fondatore di France Insoumise, fautore del  socialismo radicale.  Corbyn e Melenchon,  hanno lanciato il progetto di un “nuovo socialismo europeo” e un programma che non ha nulla in comune con la tradizione socialdemocratica. Un patto politico e programmatico sancito a Liverpool, durante The World Transformed, il festival mondiale della politica.  Un patto politico e programmatico che intende mettere in discussione tutte le politiche assunte dai governi europei. Politiche imposte dal  capitale finanziario e dal neoliberismo. I due leader delle sinistre francesi e inglesi propongono: la rinazionalizzazione delle  ferrovie privatizzate; la restituzione allo Stato del settore energetico e delle poste; l’introduzione di  una patrimoniale selettiva, quale per esempio una tassa sugli “immobili secondari” per finanziare gli alloggi dei senza casa; l’obbligo per le imprese con più di 250 impiegati di riservare ai dipendenti un terzo dei seggi nei consigli di amministrazione. E a quanto pare il programma neo socialista starebbe raccogliendo simpatia e interesse tra i giovani, i lavoratori, i ceti popolari. Un programma che potrebbe essere premiato alla prossime elezioni europee. Quanto all’Italia, nessuno dei partiti che si dicono di sinistra  hanno aderito all’iniziativa lanciata da Corbyn e Melenchon. Evidentemente sono troppo impegnati a fare il tifo per lo spread, insieme alla Confindustria e ai giornali filo-confindustriali, sperando di abbattere il governo giallo verde guidato da Giuseppe Conte.  Paradossi della politica. Solito opportunismo.

  Le politiche di austerity europee, la globalizzazione dei capitali e delle merci ma non dei diritti, l’aumento vertiginoso delle diseguaglianze e le conseguenze del cambiamento climatico in termini di migrazioni, impoverimento e disagio, sono i migliori alleati delle nuove destre. Questi fattori hanno un impatto enorme sui popolari. Chi non si pone il problema di combatterli non si può definire di sinistra ma si può a buon titolo dire sia corresponsabile. Invece, in Italia c’è sete di un diverso tipo di politica e di una nuova società, che strappi il potere alle cricche e lo metta nelle mani della maggioranza della popolazione. Ecco perchè c’è bisogno di una nuova sinistra, una nuova sinistra che si impadronisce del futuro. 

                                                                                                                                         Ciro Crescentini

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