Consiglio Comunale di Napoli, volano stracci tra de Magistris e la deputata Valente

In aula la discussione sulle nuove norme per i comuni in predissesto

Duro confronto nell’odierna riunione del consiglio comunale di Napoli tra il sindaco Luigi de Magistris e la deputata del Partito Democratico, Valeria Valente sui due atti previsti da due previsti dalla legge finanziaria  2018, approvati dal Parlamento, che consentiranno ai Comuni in predissesto, tra cui Napoli, di allungare il numero degli anni per rientrare dal  deficit di bilancio e la modifica del piano di rientro.

La fascia tricolore ha evidenziato  che “se si è raggiunto il risultato di quella legge di Bilancio è perché c’è stato un grande lavoro istituzionale con Governo, Anci e forze parlamentari, però non c’era un clima di così grande accordo su quella legge”.

De Magistris ha raccontato dettagliatamente ai consiglieri comunali  i fatti accaduti il 14 dicembre 2017, quando in un messaggio proveniente da alcune forze politiche parlamentare  venne a sapere che “c’era un emendamento contro la città di Napoli”, un cavillo al decreto Salva-Comuni che avrebbe escluso la Città, voluto da qualcuno all’interno del Partito Democratico “che voleva tenere la nostra città al guinzaglio”.

Dopo un giro di telefonate a diversi esponenti istituzionali  per capire cosa fosse accaduto.  Addirittura il primo cittadino ha sottolineato che ci sarebbero stati alcuni parlamentari che invitavano a “non dare una mano alla città di Napoli”.

“So che all’interno del Partito Democratico c’è chi ha lavorato a questa norma e chi no e so chi ha lavorato lealmente nelle altre forze politiche e chi no. Però non raccontiamo mai la storiella che erano tutti tifosi di Napoli” – ha puntualizzato il sindaco.

“Del giallo oggi abbiamo la confessione”,  ha affermato de Magistris rivolgendosi alla consigliera e parlamentare PD Valeria Valente, ” e l’ha fatta lei consigliera Valente, facendo l’esegesi della norma per tenere al guinzaglio la nostra città”. “Sappiamo la storia di quello che è accaduto, minuto per minuto, consigliera Valente”.

 

La consigliera del Pd ha replicato immediatamente in aula: “Quella norma è partita dal mio indirizzo e-mail una settimana prima di quella data. Da parlamentare ho scritto quella norma. Non ci sono distinguo all’interno del Partito Democratico, se non fossimo stati tutti d’accordo quella norma non sarebbe stata presentata dal capogruppo – ha sottolineato ancora Valente – Sono tra quelli che chiedono maggiore rigore e se chiedere maggiore rigore significa per voi mettere un guinzaglio, allora mi autodenuncio”.

Valeria Valente ha poi  dichiarato l’astensione del Partito Democratico sulla delibera che riguarda la legge di Bilancio, “perché dovete cominciare ad assumervi le vostre responsabilità e a mettere in atto le misure necessarie”.

Sulla vicenda sono intervenuti a stretto giro altri esponenti istituzionali.

”Leggo, in queste ore, dalle agenzie, ricostruzioni alquanto fantasiose rispetto all’iter dell’emendamento cosiddetto ‘salva-Comuni’ che il Parlamento ha approvato nell’ultima legge di Bilancio” -ha  dichiarato Maino Marchi, capogruppo Pd in Commissione Bilancio alla Camera. ”Dispiace – ha continuato – che il protagonista di queste dichiarazioni sia de Magistris, sindaco di un’importante città come Napoli, oltre che vicepresidente nazionale dell’Anci, con cui molto abbiamo interloquito su questa, così come su tante altre norme della legge di Bilancio. In qualità di capogruppo del Partito democratico in Commissione Bilancio alla Camera, sento il dovere di fare chiarezza su tutta questa vicenda. Ho personalmente presentato, in qualità di capogruppo del Pd, nella giornata del 7 dicembre la proposta di emendamento, che è poi stato approvato in Commissione. E tale è rimasto l’emendamento fino al varo definitivo della manovra, avvenuto circa due settimane dopo, col voto in Aula. L’emendamento salva-Comuni, condiviso da tutto il nostro partito, è stato frutto di un lavoro congiunto con Valeria Valente che ha contribuito materialmente alla sua stesura. È una norma giusta, che può aiutare tanti Comuni italiani in difficoltà, non solo Napoli, nel percorso di risanamento dei conti”. ”E su questo ora bisognerebbe concentrarsi e lavorare, su come attuare al meglio la norma nell’interesse dei cittadini, invece di alimentare strali e polemiche, francamente inutili e dannose”,  ha conclusi.

                                                                                                             Ciro Crescentini

(foto di Antonio Capuozzo Ufficio Stampa Comune di Napoli)

 

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