Elezioni, Salerno ultimo feudo Pd: De Luca jr e Alfieri in lista

Ci sono il rampollo del governatore e il suo capostaff, uomo delle “fritture di pesce”, nella bozza delle candidature consegnata a Renzi dal segretario campano Tartaglione. Sondaggi in picchiata, senza la macchina dei consensi deluchiana, per i dem suonerebbe già la ritirata

E’ una prima bozza, non la lista definitiva. Ma tra i candidati Pd per le elezioni ci sono Franco Alfieri, ex sindaco di Agropoli, l’uomo delle “fritture di pesce”, e Piero De Luca, figlio del governatore campano Vincenzo. A inserirli tra i papabili il segretario regionale del Pd Assunta Tartaglione, in bella vista nello schema consegnato a Renzi. Candidature che la dicono lunga sui rapporti di forza tra i dem campani. Tutto, o quasi, è concesso a Vincenzo De Luca, il pilastro di un’impalcatura che si sfarina ogni giorno di più. Senza il governatore e la sua macchina di consensi, per il Pd campano suonerebbe la ritirata, con i sondaggi in picchiata. Ma le polemiche non mancano lo stesso. La bozza della Tartaglione prevede la ricandidatura di quasi tutti i parlamentari uscenti e di alcuni consiglieri regionali, tra cui Rosetta D’Amelio, Lello Topo e Antonio Marciano, su cui c’è stata da Roma l’indicazione di candidatura solo nell’uninominale, autentiche forche caudine per gli esponenti dem. Piero De Luca sarà ovviamente in pista nel feudo di Salerno. Su Alfieri non si escludono, però, veti  dal Nazareno, come avvenne per le ultime regionali, quando l’attuale capostaff di De Luca non corse più, tra molti malumori. In Campania sarà candidato anche Renzi, nel proporzionale, e nel listino potrebbe essere paracadutata anche la Boschi: non esattamente il volto più popolare del Pd, in questo momento.

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