Campania, M5s presenta interrogazione a De Luca sugli sprechi nella Formazione

Nell’occhio del ciclone i Centri sperimentali di sviluppo delle competenze

Il business della formazione professionale sulla pelle dei disoccupati campani. Dopo l’articolo pubblicato da il Desk.it lo scorso 10 luglio, si attiva l’opposizione.  I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, Valeria Ciarambino e Gennaro Saiello hanno presentato un’interrogazione al governatore Vincenzo De Luca e all’assessore  alla formazione, Chiara Marciani,  per sapere quali sono attualmente i corsi di formazione finanziati attraverso le risorse del fondo sociale europeo 2014- 2020 e gestiti dalla Regione; quanti e quali sono gli enti di formazione e gli enti bilaterali accreditati; quali sono le prospettive occupazionali in relazione a detti corsi e ai centri sperimentali di competenze e, in particolare, se sono previsti degli strumenti di collegamento tra corsi di formazione e mondo del lavoro. “Agli scriventi  risulta che, frequentemente, detti corsi di formazione siano utilizzati da agenzie ed enti al solo fine di ottenere finanziamenti, senza erogare una reale formazione – sottolineano i consiglieri pentastellati – E’ il caso dei corsi di inglese o di informatica dalla durata così esigua da rendere impensabile la prospettiva, per i discenti, di ottenere una qualificazione realmente spendibile nel mercato del lavoro”. I consiglieri aggiungono: “Vi sono, altresì  criticità connesse allo svolgimento dei tirocini, sia per quanto concerne il profilo retributivo, essendo i compensi erogati frequentemente con forti ritardi, sia per quanto riguarda il collegamento con il mondo del lavoro, trattandosi di stage per lo più non connessi alla possibilità di un futuro inserimento lavorativo”.

Chiarezza sui Centri sperimentali di sviluppo delle competenze – Nell’occhio del ciclone alcune delibere regionali. La numero  62 del 28 febbraio del 2012 con la quale la Regione promuoveva la costituzione di Centri sperimentali di sviluppo delle competenze, al fine di garantire un’offerta formativa di qualità in tutto il territorio regionale, promuovere l’integrazione tra i sistemi della formazione, dell’istruzione e del lavoro; favorire un’offerta di alta formazione specialistica di filiera; potenziare il carattere sperimentale/laboratoriale della filiera formativa e favorire la ricaduta sugli altri sistemi formativi, destinando per la realizzazione dei su detti Centri risorse pari a 5 milioni di euro utilizzando le  risorse del PO Campania FSE 2007/13. Dito puntato anche sulla delibera approvata nell’agosto 2018 con la quale  la Regione Campania ha approvato la  programmazione finanziaria di 15.750.000 milioni per il finanziamento dei Centri Sperimentali di Sviluppo delle Competenze. Che ruolo dovrebbero assumere i Centri sperimentali delle competenze? Come sono state rendicontate le risorse? Effettuati riscontri occupazionali? L’interrogazione presentata dagli esponenti pentastellati è un valido supporto per far luce sul “sistema formazione professionale”.

La Regione accredita gli enti e avalla la concessione dei finanziamenti – La  legge regionale 18 novembre 2009, n. 14 “Testo unico della normativa della Regione Campania in materia di lavoro e formazione professionale per la promozione della qualità del lavoro” affida alla Regione le funzioni di programmazione, di indirizzo, di sviluppo, coordinamento, nonché di monitoraggio, di controllo e di valutazione della gestione amministrativa in materia di lavoro e di formazione. In particolare, gli articoli 37 e successivi demandano alla Regione le funzioni di accreditamento degli organismi formativi e dei servizi di orientamento, di certificazione delle competenze degli operatori della formazione e dell’orientamento e di certificazione di percorsi formativi, realizzati attraverso tirocini, stage. E non solo.  Gli enti pubblici e privati, con o senza scopo di lucro, che erogano servizi di formazione professionale, per accedere ai finanziamenti pubblici devono ottenere l’accreditamento regionale. Il provvedimento di accreditamento è rilasciato dagli uffici regionali competenti ed è finalizzato al riconoscimento di requisiti qualitativi essenziali relativi alle competenze e alle risorse strumentali, di processo e di risultato indispensabili per realizzare attività formative sul territorio regionale.

E’ sacrosanto esigere, richiedere massima trasparenza sull’utilizzo dei soldi pubblici e sugli obiettivi raggiunti considerato che i  corsi di formazione sono finanziati principalmente con risorse a valere sul Fondo sociale europeo 2014/2020 che contempla, tra gli obiettivi tematici, quello di promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori di promuovere l’inclusione sociale e lottare contro la povertà, di investire in istruzione, competenze e apprendimento permanente e migliorare la capacità istituzionale e rendere più efficiente l’amministrazione pubblica.

                                                                                                                                   ErMa

 

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