Il presidente uscente della Regione Campania: “Lui è il capo dei banditi”. Il candidato del Pd: “Ruggito del coniglio”

NAPOLI – Le sparano sempre più grosse, tra frasi roboanti sulla sicurezza – materia di pertinenza dello Stato centrale – e mirabolanti promesse occupazionali, come se la Campania potesse diventare all’improvviso la Silicon Valley. E tra un editto e l’altro, trovano il tempo di insultarsi senza ritegno. Così il moderato Caldoro e lo “sceriffo” De Luca, candidati di centrodestra e centrosinistra, riempiono di contenuti la campagna elettorale per le regionali in Campania. “De Luca mi ha dato dello sciacallo  – dice Caldoro – solo perché ho detto che bisognava garantire la sicurezza a Salerno dove bande criminali uccidono per strada. Sarei uno sciacallo? Piuttosto lui mi sembra il capo dei banditi”. Il sindaco decaduto di Salerno replica parlando di “ruggito del coniglio”. “Il tono si sta alzando  – afferma De Luca – per una scelta consapevole del presidente uscente. Ha capito che era assolutamente invisibile e quindi gli hanno consigliato nell’ultimo mese di fare un po’ di ammuina  e di utilizzare la strategia delle bugie, perciò  ho detto che è un pinocchio”.

 

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