Appalto acqua a Quarto, Capuozzo: “Il commissario l’ho chiesto io, l’Anac non ha chiesto atti”

Il sindaco sull’intervento della prefettura: “Lette falsità vergognose. La gara è stata gestita dai commissari mandati dal Governo”. Il senatore Puglia: “Ben vengano i controlli, ma guardate anche quanto accade a San Giorgio e Grumo”

QUARTO – “Sull’appalto dell’acquedotto di Quarto ho letto e sentito falsità vergognose, in cui anche le date vengono stravolte”. Così Rosa Capuozzo, sindaco M5S di Quarto, rispetto alla vicenda dell’appalto per l’acquedotto cittadino finito nel mirino nell’Anac. “Mettiamo ordine. L’appalto per l’acquedotto e la fognatura è stato gestito dai commissari mandati dal Governo. Quando ci è stata comunicata l’interdizione definitiva della ditta ‘Fradel’, solo a fine novembre e la nostra amministrazione si è insediata a fine giugno – continua la Capuozzo – sono stata io ad andare dal prefetto e chiedere il commissariamento dell’Ati che aveva ottenuto l’appalto. Ma dalla prefettura non ho avuto risposta” . “La sostituzione della ‘Fradel’ con la ‘Edil Sud’, poi, è stata una scelta dell’Ati, non di questa amministrazione. Quando l’abbiamo appreso, è stato inviato tutto alla prefettura, a cui è stata chiesta la nomina di un commissario ad acta visto che c’era da garantire un servizio essenziale e indispensabile per i cittadini. A oggi la risposta della prefettura non è arrivata. Così come non è arrivata alcuna richiesta di atti dall’Anac”.

 

PUGLIA: “STESSO METRO ANCHE PER SAN GIORGIO E GRUMO” – Ben vengano” i controlli dell’Anac e della prefettura di Napoli sugli appalti pubblici a Quarto, ma “purche’ innestino un meccanismo che, da ora in avanti, coinvolgerà qualunque amministrazione sulla quale si addensano sospetti di ogni sorta. Siamo certi che le verifiche su procedure e delibere adottate dal sindaco Rosa Capuozzo non potranno che dimostrare la trasparenza e la correttezza con le quali il primo cittadino di Quarto ha agito dal giorno del suo insediamento”. Sergio Puglia, senatore M5S, punta il dito contro altre amministrazioni in cui sono esplosi scandali. “Perché – domanda – la stessa attenzione non è stata posta, tanto per fare un esempio recente, su un Comune strategico e popoloso come San Giorgio a Cremano, travolto da un’inchiesta giudiziaria su un giro di appalti pilotati e che ha portato all’arresto di sei persone? Nella vicenda di Quarto il sindaco Capuozzo non solo e’ estranea alle indagini, ma figura addirittura come parte lesa. A San Giorgio, invece, tra le persone colpite da avviso di garanzia spiccano i nomi del sindaco Pd in carica Giorgio Zinno e del suo predecessore e collega di partito Domenico Giorgiano. E dire che la stessa Anac era a conoscenza di sistemi non del tutto leciti nelle procedure di assegnazione degli appalti, facendolo presente al sindaco Zinno con tanto di nota ufficiale. Ma dal giorno degli arresti non si è mossa una foglia. E’ poi  – prosegue Puglia – di questi mesi la notizia, sottaciuta, di uno scandalo che ha travolto il comune di Grumo Nevano, il cui sindaco in carica, Pietro Chiacchio, è stato eletto al primo turno grazie ai voti (questi sì determinanti, a differenza di Quarto) di una candidata, Marianna Ranucci, condannata per aver favorito la latitanza del compagno camorrista e per essersi procurata, per sé e per il suo uomo, falsi documenti di identità. A soli due mesi dalla condanna in primo grado a due anni e mezzo, Ranucci è risultata la più votata ed è stata destituita nel novembre scorso quando la condanna è passata in giudicato”. “Lungi dal ritenere che si adoperino pesi e misure diverse – conclude il senatore M5S – auspichiamo che la stessa attenzione si concentrera’ anche su queste vicende, se non con la stessa tempestività di Quarto, almeno con altrettanto scrupolo e medesima determinazione”.

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