Anm,  tagli agli stipendi di funzionari e dirigenti. La lotta paga sempre

 

Stipendi di dirigenti e funzionari fino a 4 volte quello di un autista

L’amministratore unico dell’Anm, Ciro Maglione taglia e ridimensiona gli stipendi dei funzionari e dirigenti aziendali. Attuata la delibera numero 27 del consiglio comunale del 22 maggio scorso. La scelta assunta dai vertici aziendali è stata comunicata lo0 scorso 19 gennaio  con la nota Aun 484.

Una vicenda scandalosa evidenziata da Il Desk, denunciata da Maria Aprovitola e Maria Piacevole, coraggiose e combattive lavoratrici dell’Anm, sollevata in consiglio comunale dai consiglieri Rosario Andreozzi, Eleonora De Majo (gruppo DeMa) e Stanislao Lanzotti(Forza Italia) e sui social dall’ex consigliere Raffaele Ambrosino. Imbarazzante il silenzio sulla vicenda del presidente della commissione consiliare Trasporti, Nino Simeone. L’ex piddino non ha mai assunto una posizione netta sugli stipendi d’oro.  Comunque,  la lotta, l’indipendenza, l’onestà intellettuale pagano sempre nell’interesse della collettività.

Un duro colpo per il sistema degli stipendi d’oro  per i funzionari e i dirigenti.  Stipendi milionari, composti da ‘indennità di funzione’, ‘altre quote fisse di salario accessorio mensile’, oltre alla paga base. Cifre che alimentavano sprechi, ingiustizie sociali, diversità salariali. Un dipendente Anm percepisce mediamente meno di 17 mila euro annui, superminimi esclusi. Un dirigente o un funzionario invece tra i 70 mila e i 174 mila, senza tener conto dei sostanziosi premi di risultato. Da due a  quattro volte di più. Uno scandalo, una vergogna, considerato che l’azienda ha accumulato un buco finanziario di 42 milioni di euro.

                                                                                                                                                      Ciro Crescentini

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