L’incidente nel giugno del 2010. L’uomo scappò e provò a simulare il furto dell’automobile. Assolto il proprietario della vettura

NAPOLI – Quattro anni di reclusione per duplice omicidio colposo e 30mila euro di risarcimento ai familiari delle vittime. Questa la pena inflitta al commercialista napoletano  Maurizio di Somma che la notte fra il 3 e 4 giugno del 2010 a via Marina investì due amiche, uccidendone una sul colpo mentre l’altra morì dopo qualche mese. L’incidente avvenne mentre l’uomo guidava una macchina prestatagli da un amico. Secondo la ricostruzione emersa al processo davanti alla undicesima sezione penale del Tribunale di Napoli, il professionista si allontanò subito dal luogo dell’incidente e telefonò al proprietario della vettura chiedendogli di presentare una falsa denuncia di furto della vettura, nel tentativo di evitare di essere identificato come il responsabile del duplice omicidio colposo. È stato invece assolto con formula piena Marco Esposito, il proprietario dell’auto, difeso dall’avvocato Cesare Amodio. Anche Esposito era stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio colposo, un reato contestato non in concorso ma «in alternativa» a lui e a Di Somma. L’avvocato Amodio, con indagini difensive basate anche su accertamenti sul telefonino cellulare e sulle immagini registrate delle telecamere della videosorveglianza, è riuscito a dimostrare che Esposito al momento dell’incidente si trovava in tutt’altra zona della città.

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