Violenza contro dipendenti Anm, il 26 maggio sciopero di 4 ore Usb

L’astensione proclamata dal sindacato di base che chiede maggiore sicurezza, prevenzione per la salute e condizioni di lavoro adeguate alle normative vigenti

Saranno evidenziate le problematiche, ma soprattutto le responsabilità, riguardo mancanza di autobus per strada, carenza di personale alla guida e nei livelli di manutenzione che generano, inevitabilmente, disservizi al trasporto pubblico cittadino e metropolitano con pesanti ricadute sulla incolumità e salute psicofisica del personale di front- line.

L’Unione Sindacale di Base ha proclamato una prima azione di sciopero di 4 ore per il giorno giovedì 26 maggio 2016, dalle 9 alle 13, contro “il costante peggioramento delle condizioni di lavoro in Anm e le gravissime ricadute sulla salute e la sicurezza dei lavoratori e sul servizio offerto ai cittadini”.

Il 24 maggio alle 11 è indetta una conferenza stampa in piazza Municipio, sotto palazzo San Giacomo, per informare la cittadinanza delle ragioni dello sciopero.

“A fronte di stipendi stratosferici per i dirigenti e importanti superminimi per i funzionari  – afferma una nota del sindacato di base – si continua a scaricare le responsabilità dei disservizi sui lavoratori. Sono vietate, pena sanzioni disciplinari o ritorsioni, le richieste di mezzi idonei al codice della strada, dotati del completo equipaggiamento di sicurezza e igienicamente salubri. Una violenza psicofisica quotidiana tanto da parte dell’utenza che da parte dell’Azienda che priva, violando le leggi, sui luoghi di lavoro, la possibilità per i dipendenti di avere a disposizione acqua potabile e servizi igienici”.

“Le lavoratrici e i lavoratori – dichiara Vincenzo Lucchese del coordinamento Provinciale Usb – chiedono rispetto, dignità, trasparenza, pari opportunità, maggiore sicurezza, prevenzione per la salute e condizioni di lavoro adeguate alle normative vigenti. Il continuo aumento dei carichi di lavoro, l’anzianità dei bus e la mancanza di personale sono questioni che vanno assolutamente affrontate e risolte in tempi brevi, i lavoratori, seppur a fronte di un elevato senso di responsabilità e di collaborazione, sono anni che non ricevono incentivi economici in busta paga legati alla presenza, bisogna intervenire immediatamente”.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest