Stellantis, 424 nuovi esuberi a Pomigliano. La Fiom Cgil: “non firmiamo”

Tavolo governativo previsto per il 4 aprile

Stellantis ha attivato le procedure per attuare un piano di riorganizzazione aziendale che prevede 1087 esuberi a livello nazionale. Sono 360 i lavoratori in esubero per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco. “Se a questi si sommano i 5 di Fca Security, i 5 del Crf, i 5 di Fca Item, i 39 degli enti centrali e i 10 dei commerciali di Pomigliano e Napoli, gli addetti totali interessati all’esodo incentivato salgono a 424 addetti”, spiegano Mauro Cristiani, segretario generale Fiom Napoli e Mario Di Costanzo, responsabile settore automotive del sindacato. E annunciano: “la Fiom non firma l’accordo, in attesa del tavolo governativo previsto per il 4 aprile”.  

E’ chiaro – secondo Cristiani e Di Costanzo – che la silenziosa riduzione dell’organico attraverso il ricorso alle uscite incentivate è la risposta di Stellantis alla mancanza di nuovi modelli. Con fuoriuscite così importanti è ovvio che l’azienda riesce a saturare tutti i dipendenti e garantire il lavoro a circa 500 trasfertisti ma, nei fatti, non ha una concreta programmazione per lo stabilimento di Pomigliano e, più in generale, di tutti i siti italiani“.

E’ sempre più urgente – secondo i due sindacalisti – che il governo convochi l amministratore delegato, Carlos Tavares, affinché ottenga precise garanzie rispetto alla centralità e alla strategicità degli stabilimenti nostrani, perché, a oggi, l’unico dato certo in possesso del sindacato e del governo è il ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali e gli unici investimenti fatti sono quelli per incentivare i licenziamenti. Per tali ragioni – concludono – la Fiom ha deciso di non firmare questo accordo“.

I nuovi 1.087 esuberi tra i lavoratori Stellantis sono negli stabilimenti di Pomigliano d’Arco, Melfi, Termoli, Cento e Verrone. “Con l’aggiornamento di oggi – aggiunge la Fiom – tra ieri e oggi sono state annunciate 3.597 uscite volontarie incentivate”. E’ sempre più evidente – commenta Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile del settore Mobilità – il piano di dismissione industriale di Stellantis dall’Italia, mascherato dall’esigenza di far fronte alla transizione

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