Precari Bros e Isola, spiraglio dai bandi per la rimozione di rifiuti speciali

Entro poche settimane i senza lavoro potrebbero essere collocati in attività lavorative. L’assessore Panini: “Napoli farà da apripista, finalmente si potrà concretizzare un progetto per creare lavoro vero attraverso una buona pratica”

Soluzione in vista per i 3300 disoccupati napoletani che hanno partecipato ai corsi formativi Bros e Isola. Si sblocca una delicata vertenza sociale nata 7 anni fa che ha alimentato tensione e conflitti, dure manifestazioni di protesta.   Entro poche settimane i senza lavoro potrebbero essere collocati in attività lavorative per la rimozione di rifiuti speciali. Pronti i bandi  per utilizzare 7, 5 milioni di euro stanziati dal governo per progetti specifici nel settore ambiente.  “Napoli farà da apripista, finalmente si potrà concretizzare un progetto per creare lavoro vero attraverso una buona pratica di attività – dichiara  l’assessore comunale al lavoro Enrico Panini – Altri comuni sono disponibili a partecipare ai bandi”. L’esponente del governo cittadino di Palazzo San Giacomo si sofferma sui ritardi: “Insieme alla Regione e agli uffici del lavoro abbiamo effettuato il monitoraggio sul personale, le domande presentate – sottolinea Panini – Siamo nella fase finale con la redazione della delibera  per indire il bando e lo sblocco di tutti gli atti amministrativi. Da sottolineare  l’efficace opera di coordinamento  con la regione, in particolare con l’assessorato regionale al lavoro. Un buon lavoro unitario tra esponenti di diverse istituzioni”. La vertenza dei precari Bros e Isola nacque nel luglio 2009 quando fu sottoscritta presso prefettura di Napoli un’intesa interistituzionale tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la regione Campania, la provincia e il comune di Napoli, attraverso la quale venivano stanziati 20 milioni di euro: 10 milioni finanziati dal Governo ed altri 10 stanziati dalla regione. L’intesa aveva come obiettivo la realizzazione di azioni dirette all’avviamento al lavoro della platea di disoccupati di lunga durata già destinatari di interventi di riqualificazione professionale. La totale assenza di progetti da parte della Regione Campania determinò la spesa di gran parte dei fondi (12,5 milioni di euro). Fondi che furono trasformati in sostegno al reddito per gli ex corsisti e per il rilascio del libretto formativo. Negli ultimi mesi, il comune di Napoli ha ripreso quei progetti focalizzando la propria attenzione in particolare sul settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali per avviare al lavoro la platea dei soggetti coinvolti nel progetto Bros.

Ciro Crescentini

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