Omicidio volontario: è iniziato il processo Eternit Bis

L’imprenditore accusato di aver procurato la morte di sei operai e due familiari

Si svolta questa mattina a Napoli la prima udienza del cosiddetto processo Eternit bis, che vede imputato l’ex amministratore delegato di Eternit, Stephan Ernest Schmydheiny, accusato di omicidio volontario con dolo eventuale in relazione alla morte di otto persone (sei operai e due familiari), deceduti per mesotelioma pleurico tra il 2000 e il 2009. L’imprenditore svizzero, era stato rinviato a giudizio, lo scorso 9 gennaio, dal giudice per le indagini preliminari Alessandra Ferrigno, che ha accolto le richieste dei pubblici ministeri Giuliana Giuliano ed Anna Frasca, sostenute dall’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), presieduto dall’avvocato Ezio Bonanni, che e’ costituito parte civile con l’avvocato Flora Rose Abate, oggi presente in un’aula affollatissima. La prima udienza del processo, iniziato stamattina nell’aula 116 del palazzo di giustizia partenopeo dinanzi la II Sezione della Corte di Assise di Napoli (presidente Alfonso Barbarano, giudice a latere Maurizio Conte) e’ stata caratterizzata dalle eccezioni sollevate dagli avvocati della Difesa per escludere le parte civili dal processo. “Il magnate svizzero – ha commentato in una nota il presidente di Ona Bonanni – non riuscirà ad impedirci di supportare l’azione del Pubblico Ministero nell’istanza di giustizia per le morti di amianto in Eternit Bagnoli. Nella prossima udienza insisteremo in maniera determinata perché tutte le eccezioni siano rigettate”. La seconda Corte di Assise ha fissato per il 15 maggio 2019 la prossima udienza durante la quale sara’ presa la decisione sulle eccezioni di esclusione delle parti civili presentata oggi

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