Napoli, la Prefettura multa chi scende in piazza per rivendicare il rispetto dei diritti: verbale di 4 mila euro a Eddy Sorge sindacalista Si Cobas

Riceviamo e pubblichiamo integralmente un appello firmato dal Movimento disoccupati 7 Novembre e Laboratorio Politico Iskra

Ieri abbiamo appreso la notizia della condanna al pagamento di oltre 4mila euro comminata a Eddy, nostro compagno, per una iniziativa di lotta del 2016 del Movimento “Disoccupati 7 Novembre.

Unito al Cantiere 167 di Scampia dall’estate di due anni fa, il Movimento vive della partecipazione di centinaia di uomini e donne provenienti dai quartieri popolari di Napoli che si battono- da un decennio ormai- per la conquista di un lavoro stabile e sicuro o di un salario garantito.

In un momento di crisi economica e sociale drammatica aggravata dalla escalation bellica mondiale, si criminalizza e si punisce chiunque organizzi lotte collettive o rifiuti la barbarie capitalista in tutte le sue forme.

Le sanzioni amministrative hanno un impatto materiale significativo se non si attivano meccanismi collettivi di solidarietà.

Chiediamo a tutte le realtà sindacali e politiche, a chiunque si riconosca nella necessità di cambiamento collettivo, di lasciare un contribuito sostenendo Eddy e un intero movimento di lotta che continua ad essere represso perché, oltre a rivendicare il diritto a campare dignitosamente, si organizza, assieme ai lavoratori e alle lavoratrici, agli studenti e alle studentesse, per sottrarsi a quella vita infernale a cui sono condannate fasce sempre maggiori della popolazione.

Per le donazioni:

IT44V0501803200000017119678 intestato a “Associazione Cassa di Resistenza Operaia ODV” con causale “Contributo di solidarietà”

Nota della redazione de Il Desk.it

La Prefettura di Napoli criminalizza le lotte sociali e il sindacalismo militante di base. Una multa di oltre 4 mila euro è stata comminata a Eduardo Sorge, militante e dirigente sindacale del Si Cobas, punto di riferimento dei movimenti dei lavoratori, precari e disoccupati di Napoli e della Campania. Un dirigente sindacale sempre in prima linea nel promuovere e organizzare lotte per affermare il diritto al lavoro, il rispetto dei diritti collettivi, combattere disuguaglianze, ingiustizie sociali, clientelismi, violazioni delle leggi e delle norme contrattuali sui posti di lavoro. La Prefettura di Napoli si preoccupa di criminalizzare avanguardie che puntano a diffondere, alimentare cultura di vita e processi di emancipazione mentre non assume iniziative efficaci, attivare azioni per combattere le illegalità che si compiono ogni giorno nei confronti di uomini e donne (violazioni delle norme sulla sicurezza, caporalato, lavoro nero e sfruttamento sul lavoro). Il comportamento dell’ente istituzionale di piazza Plebiscito è francamente imbarazzante

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest