Un’azione di lotta dimostrativa per contestare il sindaco Gaetano Manfredi, il governo cittadino che continuano a non presentare un concreto piano di rilancio delle Terme, garantire il pagamento di 17 mesi di stipendi arretrati, la salvaguardia dei livelli occupazionali
Una delegazione dei 18 dipendenti dell’azienda partecipata ‘Terme di Agnano” ha occupato la sala del consiglio comunale di Napoli. I lavoratori sono guidati, rappresentati dal Si Cobas, organizzazione sindacale indipendente di base.
Un’azione di lotta dimostrativa per contestare il sindaco Gaetano Manfredi, il governo cittadino che continuano a non presentare un concreto piano di rilancio delle Terme, garantire il pagamento di 17 mesi di stipendi arretrati, la salvaguardia dei livelli occupazionali. Un governo cittadino che continua a mostrarsi indifferente di fronte alla grave situazione in cui versa una sua azienda che rischia di fallire e le Terme svendute a qualche gruppo pseudo-imprenditoriale.
“Oggi le lavoratrici ed i lavoratori delle Terme di Agnano, a seguito dell’ennesimo incontro senza risposte concrete su stipendi arretrati oramai 17 e sulla stabilità occupazionale e salariale dei 19 lavoratori, hanno occupato la Sala Nugnes di Via Verdi del Comune di Napoli – sottolinea l’organizzazione sindacale Si Cobas in una nota – Riteniamo inaccettabile che sia ancora in alto mare la questione relativa ai frazionamenti che sembrerebbe l’unica soluzione per garantire il recupero di una parte di un terzo degli stipendi. Pertanto l’agitazione e le iniziative di lotta proseguiranno fino a quando non verranno fornite risposte reali e concrete“
Gli esponenti dell’amministrazione comunale potevano, potrebbero preparare una delibera di giunta per stanziare un contributo straordinario per le Terme di Agnano vincolato, finalizzato al pagamento di tutti(o parte) degli stipendi dei lavoratori. Invece, emerge il Nulla. Silenzio totale. Solo chiacchiere, promesse fumose da parte degli esponenti del governo cittadino.
Fino ad oggi sono rimasti in silenzio anche i consiglieri comunali di tutte le forze politiche. Non risultano iniziative di merito (mozioni, ordini del giorno) per sollecitare l’amministrazione comunale ad assumere iniziative concrete.
CiCre