La municipalizzata dei trasporti presenta la manovra di risanamento dai 65 milioni di debiti: lotta ai “portoghesi”, cura dimagrante al personale grazie ai pensionamenti volontari e agli esodi incentivati
NAPOLI – Nessun licenziamento ma entro il 2015 tagli al personale di circa 250 unità grazie ai pensionamenti volontari e agli esodi incentivati. Lotta all’evasione tariffaria. E infine 130 nuovi autobus entro il 2016. Queste le novità del nuovo piano industriale di Anm, che consentirà di ridurre l’attuale debito di 65 milioni. Il rischio di default sembrerebbe scongiurato con l’aumento di capitale costituito dal trasferimento di proprietà di alcuni parcheggi del Comune di Napoli per circa 23 milioni di euro. “Un’operazione avallata – spiega in commissione comunale Infrastrutture l’amministratore unico Alberto Ramaglia – dalla società di revisione e dal nostro collegio di revisori che ci consentirà di non portare i libri contabili in tribunale e scongiurare il fallimento, come pure si era rischiato”.
Tra i pilastri del piano di risanamento, la guerra all’elusione tariffaria. Sono già in atto controlli più serrati che impegnano anche la polizia municipale. Rispetto allo scorso anno i portoghesi sono calati del 10% per il trasporto su gomma, 4 punti percentuali in meno sulla linea metro 1 e una riduzione del 2% per le funicolari. Verranno inoltre ampliati gli Anm Point dove è possibile acquistare i biglietti.