Mobilitazione nazionale con i sindacati Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uiltemp Uil. Finora trovato lavoro al 33% dei percettori Rdc presi in carico. A Napoli una rappresentanza dei 440 professionisti impiegati in Campania
I loro contratti sono in scadenza al 30 aprile e, ad oggi, non si parla di rinnovo e di continuità occupazionale. Mobilitazione nazionale dei Navigator, ieri mattina. In tanti anche a Napoli, per protestare all’esterno del palazzo della Prefettura. Con loro i sindacati Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uiltemp Uil, che chiedono la proroga di altri 12 mesi. La platea di navigator della Campania conta 440 unità, sulle quasi 2.800 in Italia. Cioè più del 15% delle figure individuate per avviare e sostenere la fase due del reddito di cittadinanza, quella dedicata alle politiche attive del lavoro. L’età media dei Navigator è di 35 anni, il 54% sono donne. Durante la loro attività – nonostante la pandemia – hanno contattato 310mila aziende, rilevando 41mila opportunità di lavoro e assicurando un nuovo impiego al 33% dei percettori del reddito già presi in carico in Italia. In Campania in tre mesi sono state rilevate 4.270 posizioni. Chiedono di prorogare i contratti, anche per non disperdere la formazione ricevuta in questi mesi.
“Per ben sei mesi il governatore De Luca ha rifiutato di assumere 471 Navigator indispensabili per far partire la fase 2 del Reddito di Cittadinanza e trovare occupazione ai percettori di reddito, e oggi – ricorda Maria Muscarà, consigliera regionale del M5S – decine di migliaia di cittadini della Campania ne pagano le conseguenze sulla propria pelle. Per il presidente della Regione Campania, unico in caso in Italia, si trattava di figure inutili, sebbene i centri per l’impiego regionali fossero inadeguati per carenza di personale e strumenti informatici non all’altezza. Risultato, i Navigator sono stati assunti con notevole ritardo rispetto alle altre regioni, il potenziamento dei 46 centri per l’impiego annunciato da De Luca è fermo al palo e ad oggi, a distanza di 24 mesi, dei 369 mila beneficiari di reddito di cittadinanza meno del 50% sono stati convocati. Sulla questione abbiamo presentato un’interrogazione alla giunta regionale”.