Cgil, dopo Pasqua verranno depositati quattro referendum sul lavoro in Cassazione

A Maggio prossimo partirà la raccolta firme

La Cgil si attiva per indire i referendum che dovrebbero ripristinare il sistema di tutela e di diritti dei lavoratori cancellati dai governi di ogni colore negli ultimi 20 anni e dare dignità al lavoro.

La prossima settimana, subito dopo le festività di Pasqua, l’organizzazione guidata da Maurizio Landini depositerà in Cassazione i quattro quesiti referendari decisi dall’assemblea generale del 26 marzo scorso su licenziamenti, precarietà e appalti: si tratta dei due quesiti sui licenziamenti (uno sul superamento del contratto a tutele crescenti e l’altro sull’indennizzo nelle piccole imprese, previsti dal Jobs act), il terzo sulla reintroduzione delle causali per i contratti a termine, il quarto relativo agli appalti sulla responsabilità del committente sugli infortuni sul lavoro.


La pubblicazione in Gazzetta ufficiale potrebbe quindi avvenire intorno alla metà di aprile e subito dopo partirà la campagna referendaria, la raccolta delle firme sostenuta da assemblee in tutti i luoghi di lavoro e in tutti i territori impegnando ogni livello e struttura dell’organizzazione.

Le 500 mila firme dovranno essere raccolte entro il 30 settembre, poi bisognerà attendere il giudizio di ammissibilità della Corte costituzionale.

I referendum, accompagnati da una nuova stagione di lotta servono per dare futuro ai giovani, perché c’è una precarietà che non è più accettabile e i giovani e le donne stanno pagando un prezzo altissimo ed è necessario mettere in campo tutti gli strumenti disponibili per dare dignità al lavoro. In più si continua a morire sul lavoro e di lavoro e va decisamente messo in discussione l’attuale sistema degli appalti individuando precise responsabilità delle imprese

CiCre

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