L’intesa prevede il trasferimento del sito alla Jabil, che si impegna a non procedere a licenziamenti collettivi fino a marzo 2019

ROMA – E’ finita, o forse no, perché nelle crisi industriali l’ultimo capitolo è sempre da scrivere. E sempre sulla pelle dei lavoratori. Comunque sia, è stato firmato al Mise l’accordo che ratifica la cessione dello stabilimento Ericsson di Marcianise alla Jabil L’intesa chiude una vertenza iniziata a fine gennaio, ed è stata siglata dai sindacati dei metalmeccanici, compresi i rappresentanti sindacali aziendali, e dai massimi dirigenti delle due multinazionali delle tlc. Il 13 marzo scorso i lavoratori avevano manifestato il loro consenso all’accordo con un referendum interno che aveva ribaltato l’esito di una precedente consultazione, avvenuta appena due giorni prima. Secondo l’intesa la Jabil, – che acquisirà lo stabilimento entro il primo aprile, non procederà a licenziamenti collettivi fino a marzo 2019 e che fino a marzo 2018, in media, ci sarà lavoro per 335 addetti su oltre 400 dipendenti oggi in forza alla Ericsson grazie alle commesse che la stessa società svedese si è impegnata ad assicurare. La saldezza dell’accordo è tutta in quegli interrogativi posti dai dipendenti, alla base della lunga agitazione: Jabil arriva da un periodo di profonda crisi produttiva con una procedura di mobilità aperta per 205 addetti. Ma da oggi si incrociano le dita, puntando sullo sviluppo (solo promesso) della banda larga in Italia.

(Foto Francesco Maietta)

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