Vomero, sospeso il progetto Asl per bambini autistici: genitori in piazza

Domani la protesta in via Morghen. Il progetto Social club riguardava 100 bimbi: nei locali dove si svolgeva trasferiti  gli ambulatori della neuropsichiatria infantile

Sospeso il progetto “social club” in favore di 100 bambini autistici dei quartieri Vomero e Arenella. Progetto portato avanti dal personale sanitario Neuropsichiatria infantile dell’Asl Napoli 1 Centro insieme ai genitori. Le iniziative in favore dei ‘ragazzi speciali’ venivano promosse in un locale di proprietà dell’azienda sanitaria ubicato in via Morghen. Nelle ultime ore è arrivata una novità che ha scatenato le proteste di genitori.  Il direttore del distretto sanitario 27 dell’Asl Napoli Centro ha deciso di trasferire nel locale gli ambulatori della neuropsichiatria infantile funzionanti fino a qualche mese fa in via San Gennaro ad Antignano. Il provvedimento del dirigente sanitario ha alimentato molta tensione. Domani alle 17 è prevista una manifestazione in via Morghen per difendere il Social Club, un progetto che ha messo nelle condizioni operatori sanitari e genitori di lavorare insieme per costruire percorsi di vita adattabili ai loro figli. Un appello è stato lanciato ai vertici dell’Asl Napoli 1 centro.  “Il Social Club, allora, è un’idea prima che un progetto. Non è un caso che non ha ancora un nome specifico – spiegano in una nota un gruppo di genitori e operatori –  E’ l’idea che la comunità tutta si attivi di più per far sì che tutti i ragazzi possano usufruire di ciò di cui hanno bisogno proprio lì dove vivono. Da quando è stato inaugurato il Social Club è divenuto il luogo in cui abbiamo cominciato a riunirci ed a progettare il futuro dei bambini e ragazzi”. La scelta assunta dal dirigente del distretto sanitario 27 è un vero e proprio tradimento. “Ci siamo visti privare di quanto abbiamo sempre ritenuto prezioso e necessario per il perseguimento dei nostri fini: il sostegno della azienda sanitaria”.

 

LA POSIZIONE DELL’ASL: FORMALMENTE NESSUNO STOP – Secondo alcune indiscrezioni raccolte in ambienti dell’Asl Napoli 1 centro, l’azienda sanitaria non avrebbe formalmente sospeso il progetto Social club. Le difficoltà per la prosecuzione deriverebbero però dall’indisponibilità a mettere a disposizione personale specializzato e dalla contemporanea decisione di trasferire nei locali gli ambulatori di neuropsichiatria. Circostanze che oggettivamente comporterebbero lo stop al progetto, secondo le famiglie dei bambini coinvolti.

Ciro Crescentini

(foto mammaoggi.it)

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