Vertenza Net Service-Abc: i lavoratori scrivono a de Magistris

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo integralmente

Gentile Sindaco,

i lavoratori della Net Service, pur rispettando l’istituzione che Lei rappresenta e difende, ritengono necessario richiedere un Suo tempestivo intervento perché il futuro di 90 famiglie non può essere messo a rischio da stupide beghe e incapacità di alcuni “colletti bianchi” che

gravitano intorno alle partecipate del comune. Noi non stiamo chiedendo altro che continuare la Sua azione contro il debito ingiusto perché le azioni della magistratura si accettano fino in fondo ma quando poi essa interviene costantemente come un orologio a tempo inizia a destare qualche sospetto (forse si vuole strumentalizzare o influenzare la riuscita di un progetto).

Noi lavoratori della Net Service ci sentiamo presi per i fondelli e la nostra storia di lavoratori viene offesa quando sentiamo persone affermare con candida serenità che “la Net Service è una azienda decotta e da liquidare subito”. Ma dove erano costoro quando molti di noi, senza essere di servizio, il capodanno del 2014 lo passammo insieme con i compagni di ABC (ebbene si per noi sono compagni, compagni di lotta per l’ideale dei beni comuni) per sostituire centinaia di contatori bloccati dal freddo? Non eravamo decotti quando a febbraio 2017 per la cecità e l’inerzia di alcuni colletti bianchi di ABC si è messo a rischio la manutenzione della rete idrica e noi abbiamo garantito che non si avessero disservizi per ABC e gli utenti?

Dal 2012, insieme con il percorso di pubblicizzazione dell’acqua a Napoli da Lei fortemente voluto, noi abbiamo iniziato un percorso di integrazione diretta nella organizzazione di ABC perché lo stesso Comune di Napoli aveva approvato il PEF con cui nasceva l’azienda speciale ABC e nel quale si prevedeva l’internalizzazione della Net Service per razionalizzare i costi (altro che Legge Madia!!!). Poi le invidie personali, le incapacità e anche gli interventi ad orologeria della magistratura contabile (chi lo sa se qualche procura si sveglia per analizzare questi interventi sempre tempestivi anche se in alcuni casi si è poi preso atto della assoluta inconsistenza delle accuse) hanno fatto che nessuno avesse il coraggio di dare atto alla volontà politica. Da quando da lavoratori distaccati da Net Service in ABC per “accrescimento professionale”, ci vedemmo forzatamente fatti rientrare nelle nostre sedi nonostante tutto ciò fosse illecito con cassazioni che lo provavano. Chi conosce “I Promessi Sposi”, dovrebbe ricordare Renzo Tramaglino davanti a don Abbondio che si affanna ma con il suo “latinorum” a spiegate perché non può celebrare il suo matrimonio. Almeno nel romanzo Don Rodrigo si muoveva allo scoperto senza vigliaccamente nascondersi

Chiariamo subito: a noi non interessa la polemica ma il progetto politico e non siamo più disposti a fare la figura degli imbecilli.. Richiediamo rispetto per la nostra storia, per quello che abbiamo realizzato, per quello che abbiamo creato. Per il rispetto della delibera del Dott. Sergio D’Angelo. Rigettiamo con forza la tesi che dobbiamo essere liquidati per la legge Madia perché il dettato normativo non prevede assolutamente questo, ma richiede solo operazioni di razionalizzazione e quello che abbiamo letto non viola assolutamente quanto previsto da tale legge. Quindi lei ha il dovere di intervenire  per spiegare per quale motivo non si può chiudere il progetto fatto nel 2012 (ovviamente evitiamo di elencare tutte le delibere del comune che confermano questo indirizzo) visto che abbiamo sentito di tutto. Prima eravamo operai provenienti da imprese private e non assunti con concorso (forniremo a chi di dovere elenco dei dirigenti e quadri di ABC assunti con chiamata diretta che in questa logica dovrebbero essere già a casa); poi quando abbiamo fatto notare che erano stati assunti gli operai di termomeccanica e dei suoi sub appaltatori (anche qui forniremo elenco di dipendenti con grado di parentele con imprese che lavorano ancora in chiaro conflitto di interesse) hanno detto che il ns. assorbimento avrebbe determinato incremento dei costi; quando poi si è preso atto che net service è organica ad ABC dal 2000 e che i suoi costi già contenuti nel bilancio di ABC (e quindi rimborsati dalla tariffa come gli operai di ABC che lavorano in acquedotto) è uscita l’ultima bomba della corte dei conti: Net Service è una impresa decotta ed già tecnicamente fallita.

Adesso basta!!! Sindaco, intervenga subito con uno di quegli atti coraggiosi di cui Lei ha detto che e’ piena la sua esperienza politica e amministrativa perché noi non staremo fermi, saremo pronti a tutto, noi non scapperemo e faremo uscire dal loro nascondiglio i vigliacchi che si oppongono al progetto di assorbimento della Net Service in ABC. E’ una battaglia di civiltà, di onestà, di legalità, di continuità del progetto Acqua Bene Comune.

                                                       I lavoratori della Net Service srl gruppo ABC

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