Un video: “740 gratis se voti Fi”. Comitato Lettieri minaccia querele ma accusa assessori ai seggi

Il centrodestra contro Alessandra Clemente: “Fa propaganda con lo spillino”. La replica: “Ecco le foto dell’unico seggio in cui mi sono recata a votare. Sono cresciuta con l’idea delle regole e della legalità”

Ad urne aperte scorrono i veleni elettorali, sui social e intorno ai seggi napoletani. Su Facebook è virale un video girato con un telefonino nella zona del Pallonetto, riguardante una presunta offerta di voto di scambio. Mostra un’anziana che promette: “Se votate Forza Italia avete la commercialista gratis, qualunque cosa dalla fotocopia al 740 ad altro”. Il Comitato Lettieri diffida chi diffonde voci di brogli sui candidati del centrodestra. “Come ci aspettavamo  – afferma una nota – in queste ore si stanno consumando veri e propri atti di terrorismo, sia fuori dai seggi, sia sul web, da parte di candidati e fiancheggiatori del sindaco uscente sia per provare a militarizzare il voto, sia per gettare fango su Gianni Lettieri. Comunichiamo che stiamo segnalando ognuno di questi atti in tempo reale alle autorità competenti. In particolare chiunque ha diffuso e sta diffondendo notizie in merito a compravendita di voti legata alle nostre liste ne risponderà in tribunale”. Ma il centrodestra non si limita a denunciare gli attacchi. A sua volta accusa alcuni assessori di fare propaganda durante il voto. Tra i bersagli Alessandra Clemente, definita “ex assessore” che al Vomero sarebbe “con lo spillino fuori ai seggi”. L’assessore della giunta de Magistris replica con un post su Fb, mostrando le sue foto al momento di recarsi a votare. “Apprendo dal comitato Lettieri che “l’Assessore Clemente ( come se non mi fossi dimessa ) con lo spillino questa mattina era fuori ai seggi a fare propaganda. Ecco le foto dell’unico seggio dove sono stata oggi, ovvero quello dove ho il diritto dovere di votare, con mio padre ed il mio bel sorriso. 5 anni di opposizione a chi “ha visto” lo spillino al seggio! Sono cresciuta con l’idea delle regole e della legalità. Non si può diventare quello che non si è”.

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